sabato 2 febbraio 2013

STRUMENTI PER RITUALI WICCA


Come nella maggior parte delle religioni, anche nella Wicca vengono utilizzati alcuni oggetti per usi rituali. Questi strumenti invocano le Divinità, allontanano le negatività e dirigono l'energia attraverso il tocco e l'intenzione. Questi oggetti non sono indispensabili per praticare la Wicca, tuttavia arricchiscono i rituali e sono in grado di simboleggiare energie complesse. Gli strumenti non hanno alcun potere, salvo quello che gli infondiamo. Lo strumento più importante per noi streghe non c’è dubbio che siamo noi, la nostra energia, volontà, passione, forza e determinazione. Ma questi particolari oggetti, antichi e carichi di un'energia millenaria, ci possono aiutare a compiere i nostri incantesimi, assorbono e proiettano l’energia e l’utilizzo di strumenti specifici, per un uso specifico, aiuta a focalizzare l’attenzione su quello che si vuole realizzare. L'usarne uno o tutti non fa differenza... salvo quella che gli infondiamo. Ecco l’elenco di questi strumenti, da quelli che sono universalmente collegati con la pratica dell’Arte a quelli più particolari e meno utilizzati. 

ATHAME
BACCHETTA
SCOPA
SPADA
SPECCHIO NERO
GRIMORIO O LIBRO DELLE OMBRE
BASTONE
CAMPANELLA
CANDELE
INCENSO
VESTE RITUALE
LIBRO SPECCHIO
NOME
ALTARE

CONSACRAZIONE DEL LIBRO DELLE OMBRE


In Luna crescente, esorcizzatelo con acqua e sale, e con inchiostri acquistati apposta, chiosate sulla prima e sull'ultima pagina interna il seguente pentagramma.

Dipingendo le rune interne al simbolo, mormorate:
"Libro perfetto
Della Magia,
Sii benedetto
Libro dell'arte mia!"


Concludete scrivendo al centro del pentagramma il vostro nome da strega e dite "Così sia!".


Il Grimorio


Libro delle ombre: Il termine "grimorio" è un sinonimo di Libro delle Ombre, una raccolta di incantesimi, preghiere, rituali, tabelle di corrispondenze, ma anche poesie e versi, che ogni Strega possiede e custodisce gelosamente. Chi lavora all'interno di un gruppo, in genere riceve la propria copia del Libro delle Ombre il giorno dell'iniziazione, e poi spetta a lei ricopiarlo a mano. Naturalmente il più grosso ostacolo per chi non aveva la possibilità, o la voglia di lavorare in un gruppo, era proprio il fatto di non avere accesso ad un grimorio. Con il diffondersi della pratica solitaria nella Wicca, sono stati pubblicati molti libri con incantesimi e rituali (tutti in inglese), alcuni validi, altri meno, e poi con la rivoluzione di Internet, è possibile recuperare incantesimi nel giro di pochi clic. Potete usare un libro bianco rilegato, o magari qualche quaderno con la copertina rigida e fogli di carta riciclata, oppure anche un raccoglitore ad anelli. Scrivendo il Libro delle Ombre ci si accorge con il passar del tempo che un certo rituale non è più sentito come prima, o che si vuole cambiare qualcosa, per cui deve essere anche facilmente "aggiornabile". Nessun Libro delle Ombre è un testo sacro, se non per voi stessi; rispettate quelli degli altri, e ricordatevi che non è possibile dire quale sia migliore o più valido. Se volete un consiglio su come organizzare il materiale nel vostro Libro: all'inizio alcune preghiere fondamentali, come la Rede, e l'Invocazione alla Dea di Doreen Valiente, e l'Invocazione al Dio di Scott Cunningham, più qualche aforisma. Poi le istruzioni per preparare il circolo, aprirlo e chiuderlo; i riti degli otto Sabbat. Continuare con significati e proprietà di colori, gemme, erbe, giorni, orari, fasi lunari, stagioni, candele, e così via; infine scrivere le istruzioni per preparare infusi, decotti, tisane e preparazioni erboristiche. Scrivere poi incantesimi veri e propri, aggiungendo qualche informazione sulle rune, su certi gesti e simboli. Ripeto, è un lavoro lungi dall'essere finito, per sua stessa natura è sempre in evoluzione poiché il vostro cammino è sempre in evoluzione. Molti solitari, influenzati dai libri di Cunningham hanno preso l'abitudine di usare una specie di "stenografia", certi simboli per velocizzare il lavoro di scrittura; ricordate che il Libro delle Ombre va scritto in modo chiaro e leggibile perché dovete riuscire a leggere anche in condizioni di scarsa visibilità, e poi comunque imparare a memoria i rituali non guasta... Tuttavia potete sempre personalizzarlo, rivestire un quaderno anonimo con una carta sulla quale disegnare qualcosa di carino (se siete bravi a farlo...), o scrivere qualcosa con un alfabeto runico, e così via. Una tradizione vuole che si usino delle foglie di erba gatta piuttosto larghe come segnalibro; se vi va di provare... ma poi non lamentatevi se il vostro gatto cerca di mangiarsi tutto il libro. Infine, cercate di tenerlo al riparo da occhi indiscreti... non per niente si chiama Libro delle Ombre.
Il Libro: La Strega scriverà in questo libro i suoi incantesimi, le sue ricette e le sue esperienze. Secondo la tradizione questo libro dovrebbe essere rilegato dalla strega stessa e scritto su carta pergamena, ma, se questo risultasse troppo complicato, può andare bene anche un album da disegno di buona qualità. Il libro dovrà essere esorcizzato con acqua e fuoco e sulla copertina verrà disegnato un pentacolo con delle rune dipinte. Anche per la consacrazione del libro dovranno essere pronunciate delle parole appropriate. 
Il Libro delle Ombre: E' qui che andranno inseriti tutti gli incantesimi, invocazioni, rituali di cui si viene a conoscenza o che creiamo (se si è eclettici). E' il grande ricettario della strega, le cui ricette non sono alla portata di tutti. Non si divide con altri (almeno che non si tratti di un coven o che lo si passi ad un discepolo) e vi si possono tracciare rune o incantesimi di protezione sulla copertina.
Il Libro Specchio: E' lo strumento più personale di una strega, nessuno eccetto lei dovrà leggerlo. Si tratta di un diario personale dove verranno trascritti tutti quegli avvenimenti che hanno a che fare con la pratica religiosa, segni, sogni, emozioni e sensazioni della giornata. Rileggendolo tornerà utile per osservare i progressi compiuti e gli errori ripetuti che vanno corretti.
Il Libro delle Ombre: Il Libro delle Ombre è il manuale dei Wiccan, e contiene invocazioni, rituali, incantesimi, rune, le regole che governano la magia, e così via. Alcuni Libri delle Ombre sono tramandati da un Wiccan all’altro, di solito all’iniziazione, ma la stragrande maggioranza dei Libri oggi è fatta da ogni singolo Wiccan. Non credete alle storie di molti altri libri sulla Wicca secondo i quali un singolo Libro delle Ombre è stato tramandato dall’antichità, perché ogni fazione Wiccan sembra affermare di avere loro l’originale, e sono tutti differenti. Anche se fino a poco tempo fa un Libro delle Ombre di solito era scritto a mano, oggi sono abbastanza comuni versioni scritte a macchina o anche fotocopiate. Per fare il vostro Libro delle Ombre, cominciate con un libro bianco, si trovano in molti negozi di arte o librerie. Se non riuscite a trovare un libro bianco rilegato, andrà bene anche un quadernone a righe basta che lo "sentiate". Scrivete semplicemente in questo libro tutti i rituali, gli incantesimi, le invocazioni e le informazioni magiche che avete composto, o trovato da qualche parte, e che vi piacerebbe conservare. Ricordate: tutti i Libri delle Ombre sono solo suggerimenti di rituali, non "sacre scritture". Non sentitevi mai legati a quelle parole. Infatti, molte Streghe usano i raccoglitori ad anelli, rimescolando le pagine, aggiungendo o eliminando informazioni dal loro Libro delle Ombre a piacere. È una buona idea copiare a mano i vostri incantesimi e rituali. Non solo vi assicurate così di aver letto il libro completamente, ma vi consente anche una lettura più facile a lume di candela. Idealmente tutti i riti dovrebbero essere imparati a memoria, o creati spontaneamente, ma se leggete i vostri riti, assicurate che la vostra copia sia leggibile al tremolio della fiammella.
Il Libro Specchio: Il Libro specchio è un diario magico dei vostri progressi nella Wicca. Può essere qualsiasi cosa, un diario con il lucchetto, o un quaderno ad anelli. Appuntate in esso tutti i vostri pensieri e sensazioni sulla Wicca, i risultati delle vostre letture, successi o fallimenti magici, dubbi e paure, sogni significativi, anche preoccupazioni mondane. Questo libro è solo per i vostri occhi. Nessun altro avrà mai bisogno di leggerlo. Questo libro è uno specchio della vostra vita spirituale. Come tale, è molto prezioso per valutare i vostri progressi nella Wicca, ma anche nella vita. Così, leggendo e rileggendo il libro, diventerete i vostri stessi insegnanti. Notate le zone problematiche e fate i passi necessari a risolverle. Il momento migliore per annotare queste informazioni è immediatamente prima di andare a dormire. Mettete la data ad ogni aggiunta, e se volete, indicate anche la fase lunare e qualsiasi informazione astronomica che possa essere pertinente (fase lunare, eclissi, tempo). Una delle mete della Wicca è la conoscenza di sé; il Libro Specchio è un prezioso strumento per raggiungerla.

IO SONO UNA STREGA


Celebro il mutare delle stagioni. Attraverso l'anno tenendo per mano la Madre nei suoi percorsi di luce, di ghiaccio, di sangue e di rugiada. Onoro il rinnovamento della vita, l'inizio della crescita, la rinascita dei germogli, l'amore e la passione, il primo biondo raccolto, la fruttificazione, l'ultimo raccolto d'arancio, la fine e il passaggio. Le stagioni si posano sulla mia pelle come organza, imprimendo i loro forti odori nelle mie narici, i loro sapori sulla mia lingua, i loro colori nei miei occhi. Mille e ancora mille tesori a me svelati.
Io sono una strega
Venero la luna. In lei rivedo me stessa, lei è madre, sorella ed amante. Lei è consigliera, tormento e soffio di antico. Lei segue i miei cicli, lei influenza le mie maree, lei è padrona della mia femminilità. Sono una sua sacerdotessa, indosso il suo manto bianco e incostante, coloro le mie gote di vino rubicondo, quando il suo volto diviene rotondo. Sono una bambina che si culla nel suo spicchio quando torna giovane in me e si rivolge ad ovest. Sono l'anziana che in lei si riposa quando inizia a svanire verso est. Sono la notte più scura che l'accoglie nera e superba quando smette di illuminare il cielo e le sue figlie.
Io sono una strega
Ho imparato ad amare. Ho insegnato a me stessa l'armonia, ricercandola come meta proibita. Ho imparato che tutto quello che dono, si trasforma nella mia vita in ricevuto. Ho imparato che il male che faccio, si trasforma in dolore che dovrò scontare. Ho imparato a sbagliare e rialzarmi. Ho imparato che ogni goccia del mio sangue grida un inno alla vita, perché io sono, perché io amo. Perché Io sono una strega.


LA STREGA MODERNA


Sin qui l'immagine della strega nella storia e nella visione collettiva e favolistica.
Per fortuna però oggi le cose sono cambiate anche se per molti "strega" resta sempre un sinonimo di "donna cattiva dedita ad arti oscure.
Alcuni fattori ci vengono però in soccorso se pensiamo anche al nuovo termine inglese witch, (dal quale deriva il giovane movimento stregonesco) che proviene dall'anglosassone wicca e che ha come significato "donna sapiente".
Finalmente viene riconosciuto (almeno da alcuni) che le streghe possono anche essere donne che posseggono un bagaglio di saperi e di rimedi, imparati dal contatto con la natura, donne che sanno quindi curare con le erbe da cui vengono tratti unguenti e medicamenti oltre che essere profonde conoscitrici di un'arte definibile "magica" mirata a vari scopi.
Non tutte le streghe oggi sono viste come vecchie megere dall'aspetto deforme ed orribile a cavallo della loro scopa, simbolo da sempre collegato ad esse, ma si possono anche trovare figure di stupende ragazze, moderne maghe Circe che con le streghe della tradizione condividono la sapienza nell'Arte.
Ovviamente anche per le streghe gli anni passano e delle streghe non più giovani e fresche vi sono ma, è risaputo, la strega avrà sempre un certo fascino particolare nonostante gli anni che passano.  
Le streghe poi, ci tengo a sottolinearlo, non sono da considerarsi schiave del demonio. Vi sono, infatti, come già detto, donne a conoscenza dei rimedi naturali, conoscitrici dei misteri della natura, che leggono nel futuro e che con il male o con i sabba satanici non anno nulla da spartire.
Oggi le streghe si confondono tra la gente comune e se ne trovano tra manager, commercianti, casalinghe, donne di potere ecc... e magari vi passano accanto a vostra insaputa!

Il Dio


La sua presenza è nel sole che splende e che brilla e le stelle; è il protettore degli animali selvaggi, il suo dominio si estende dalle foreste inviolate ai deserti infuocati e le imponenti montagne. A lui è anche associato il ciclo annuale di fioritura, maturazione e raccolto. È il raccolto mietuto, il vino spremuto, il grano dorato, le mele che pendono. Con la Dea celebra il sesso (sacro per il fatto che portando piacere, fa scivolare la consapevolezza lontano dal mondo quotidiano. I simboli per il Dio, sono: la spada, corni, lancia, candela, l’oro, l’ottone, diamante, falce, freccia, bacchetta, tridente, coltello ecc…
Alcuni attributi e simboli del Dio:
  • Dio del sole (sole, oro, ottone, falò, candele)
  • Dio della fertilità e sesso (ghiande, pigne, bacchette)
  • Dio della terra, animali selvaggi, delle messi, deserti, pianure (valli, grano, pietre, foreste…)
  • Dio dell’estate (fuochi ardenti, luce del giorno, il sud)
  • Dio della caccia, morte e rinascita, del castigo, guerre e conflitti (Corna, lance, tramonto, inverno…)
Insieme, ci aiutano ad aiutare noi stessi, a superare le vicissitudini e per portare gioia nelle nostre vite. Associato al Sole. Come la dea, anche lui ha in triplice aspetto di giovane cervo, cornuto e anziano onnisciente. Visto come uno dei due aspetti della bipolarità divina. Attraverso le varie fasi di crescita simboleggia la passione e la vita selvaggia, la maturità feconda che dona vita e la saggezza della conoscenza che tutto comprende. Come il sole, nasce, cresce, risplende e declina per poi risorgere. Attraversa le stagioni e il ciclo di morte e rinascita (rappresentato dai sabbat).
Le fasi della giornata sono importanti:
  • Alba: più propizio per la purificazione e agli inizi. Essendo la rinascita del sole, ideale per gli incantesimi di nascita di un’attività o cammino.
  • Mezzogiorno: periodo di massimo splendore e maggior lucidità per le attività mentali.
  • Tramonto: ideale per allontanare stress, fatica e per rigenerarsi o per incantesimi tesi a sbarazzarsi di qualcosa.
  • Mattino: (prima delle fasi minori). Per le pratiche di accrescimento e di consolidamento.
  • Pomeriggio: (seconda delle due fasi minori). Periodo in cui si maggiormente ricettivi e ci si può dedicare alla divinazione e alla ricerca.

"La volpe e il sipario"


La mia poesia è alacre come il fuoco
trascorre tra le mie dita come un rosario
Non prego perché sono un poeta della sventura
che tace, a volte, le doglie di un parto dentro le ore,
sono il poeta che grida e che gioca con le sue grida,
sono il poeta che canta e non trova parole,
sono la paglia arida sopra cui batte il suono,
sono la ninnanànna che fa piangere i figli,
sono la vanagloria che si lascia cadere,
il manto di metallo di una lunga preghiera
del passato cordoglio che non vede la luce.


[HD-ITA] Tomb Raider Anniversary (05) Perù - Tomba di Qualopec [TR Trilogy PS3]

DUCK


SUNSET


FLOWER


venerdì 1 febbraio 2013

RAZZISMO


Con il termine "razzismo" vengono indicate le teorie e i comportamenti tesi a realizzare e a giustificare la supremazia di una razza sulle altre. Il suo primo teorico fu il diplomatico francese A.J.. Gobineau che, nel saggio sull'ineguaglianza delle razze umane del 1855, attribuisce la decadenza della civiltà alla "degenerazione" derivata dalla mescolanza tra popolazioni bianche e gruppi di colore.
Questo pregiudizio si fondava sulle teorie pseudoscientifiche del secolo scorso che individuavano all'interno della specie umana numerose razze riconducibili a quattro gruppi (negroide, australoide, mongoloide, europoide), ciascuno con caratteristiche biologiche ben definite.
L'appartenenza ai vari gruppi (comunemente confusi con le razze) veniva determinata prevalentemente in funzione del colore della pelle, riconoscendo una presunta superiorità alla razza bianca.
Oggi queste teorie appaiono del tutto bizzarre in quanto sono prive di qualsiasi fondamento scientifico. La genetica ha dimostrato infatti con grande chiarezza che la classificazione per razze è improponibile per la specie umana, perché le differenze biologiche tra i diversi gruppi umani sono esclusivamente la conseguenza di un lungo processo di adattamento.

Il cielo stasera...



Alberi_2


Alberi_1


Coleotteri


MARGHERITA


MACAONE


SIRENE


Mountains


Dei e Miti


Ogni grande civiltà del passato ha avuto la sua schiera di divinità. Gli uomini credevano che la loro esistenza dipendesse dai favori degli dei. Ogni divinità aveva poteri particolari. In onore degli dei sono stati costruiti templi meravigliosi e per raccontare le loro gesta, con cui venivano spiegati i misteri del mondo, sono state scritte grandi opere letterarie.


Medio Oriente e Oriente
Secondo le credenze degli Egizi Amon (o Ra), il dio sole, doveva lottare ogni giorno con Apophis, il serpente dio dell’oscurità: decapitandolo colorava di rosso il cielo, all’alba e al tramonto.


Il culto di alcune divinità Indù risale a 4000 anni fa, come ad esempio il potente Shiva, spesso raffigurato come mezzo uomo e mezza donna. Il culto di Buddha si è diffuso dall’India alla Cina e al Giappone.



Grecia e Roma
Zeus era il padre di tutti gli dei greci, che vivevano sul Monte Olimpo. I Romani adottarono gli dei Greci cambiandogli semplicemente il nome: Zeus divenne Giove, Afrodite, dea dell’amore, divenne Venere, e Artemis, dea della caccia, venne ribattezzata Diana.



Nord Europa
Le divinità dei popoli nordici vivevano ad Asgaror, collegata alla Terra da un arcobaleno. Il loro capo era Odino, che sacrificò un occhio per bere alla fonte della conoscenza.




Americhe
I popoli precolombiani compivano sacrifici umani per compiacere gli dei e gli spiriti degli antenati, e per avere in cambio fertilità e prosperità. Quetzalcoatl, il serpente piumato, era il dio più importante per gli Aztechi, e, con nomi diversi, per le maggiori civiltà antiche del Centroamerica, come i Maya o i Quiché.






Scritto da Andromeda

Cuore


  • Ricordate che il vostro cuore nasconde un vento inesauribile che saprebbe amare, oltre al vostro amato, anche oltre il vostro amato. E attraverso di lui amare anche tutto quanto il mondo.
Stefano Biavaschi, da “Il Profeta del Vento”


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Le persone che progrediscono nella vita sono coloro che si danno da fare per  trovare le circostanze che vogliono e, se non le trovano, le creano.
George Bernard Shaw

FEBBRAIO


1 febbraio

Febbraio era, per gli antichi romani, il mese della purificazione. Il mese prende il suo nome dalla dea romana Iuno (Giunone) Februa, madre di Marte e patrona dell’amore e della passione.
In latino februare significa <<purificare per mezzo del sacrificio>>, con riferimento ad offerte di animali.
I celti consideravano febbraio il mese di Imbolc e della festa della dea Brighid; in anglosassone era chiamato Solmonath, che significa <<Mese del Sole>> in virtù del fatto che l’astro diurno riprende vigore giorno dopo giorno.

2 febbraio

Imbolc è la festa <<delle candele>> della luce che sorge, e della purificazione; viene associata a Brighid, dea celtica del fuoco, dell’ispirazione e della guarigione. Imbolc segna anche l’arrivo della primavera, la rinascita della Natura, e l’usanza vuole che la vigilia si metta ad ogni finestra una candela lasciandola bruciare fino all’alba, così da salutare la rinascita del Sole.

3 febbraio

San Biagio è un santo tra i più venerati per la presunta efficacia delle preghiere a lui rivolte. Si dice che poco prima di essere giustiziato salvò miracolosamente un fanciullo che aveva una spina di pesce nella gola. Un’usanza dice che, se vuoi essere protetto dal mal di gola per tutto l’anno, devi consumare a digiuno, in questo giorno, una fetta del panettone di Natale.

4 febbraio

Il compito del profumo – o dell’incenso – in Magia è proprio quello di influenzare in un senso determinato la psiche materializzando sensazioni. Per ottenere questo effetto, il mago utilizza una gran varietà di incensi che la tradizione magica ha codificato nel corso dei millenni, ciascuno con la sua proprietà diversa.

5 febbraio

Sant’Agata rappresenta un aspetto cristianizzato della dea greca Tyche, conosciuta dai romani con il nome di Fortuna e dagli anglosassoni con quello di Wyrd. Esisteva l’usanza di dedicare questo giorno alla lettura di auspici e alla divinazione del futuro, specialmente da parte di chi desiderava sposarsi.

6 febbraio

Createvi la vostra bacchetta magica che utilizzerete durante il rituale per proiettare energia su di una persona o un oggetto, in un determinato luogo o momento. La si può realizzare con diversi materiali, come rame o legno di nocciolo, che pare essere il più indicato.

7 febbraio

Li Ch’um significa <<dare il benvenuto alla primavera che ritorna>>; in Cina si celebra ancora ogni anno questa festa della fertilità primaverile. Immagini di un bufalo indiano in bambù e carta vengono condotte per le strade fino al tempio locale; quando viene raggiunto il santuario viene dato fuoco alle effigi e le preghiere della gente sono portate in cielo dal fumo.

8 febbraio

Il profumo ha origini remotissime e l’etimologia della parola deriva dal latino per fumum <<attraverso il fumo>>. Esso fu usato, ai primordi, per fumigazioni agli dei; venivano bruciate resine e balsami aromatici per <<fissare>> nell’astrale la propria volontà magica affinché giungesse al cospetto della divinità invocata.

9 febbraio

Yemanjá è una dea afrobrasiliana che viene paragonata alla Dea Madre in quanto protettrice di tutte le grandi masse d’acqua. Yemanjá è anche patrona della maternità e per questo viene spesso associata alla Luna; i suoi colori sono azzurro e bianco e i simboli che la rappresentano includono il ventaglio, la sirena e una falce di Luna d’argento.

10 febbraio

Il sale in Magia viene considerato un elemento assai prezioso in quanto ha una funzione catalizzatrice energetica e, inoltre, purificatrice. Preserva dalla negatività e <<conserva>> le energie positive durante i rituali di evocazione. È con il sale che si traccia il Cerchio Magico entro il quale si svolge il rituale.

11 febbraio

La Magia Verde è una delle prime forme di arti occulte praticate dall’uomo, che vivendo a stretto contatto con la Natura vedeva in essa una sorta di protezione e di sostentamento; si usava adorare lo spirito degli alberi, e perfino del Sole e della pioggia. Il popolo che per eccellenza la praticava erano i celti.

12 febbraio

Diana è una dea italica dalle origini latino-romane. Era protettrice della caccia, degli animali selvatici, custode delle selve e dei torrenti. Essa oltre a <<custodire>> la Natura, assicurava alle donne parti non dolorosi. Più tardi fu assimilata alla dea greca Artemide.

13 febbraio

Il rituale e il cerimoniale con il quale il mago, aiutato da una serie di strumenti opportuni, tramite la sua forza interiore pratica la Magia e la preghiera per entrare in contatto con determinate energie o entità al fine di influenzare gli eventi e dominare i fenomeni fisici.

14 febbraio

San Valentino è la festa dell’amore.
In questo giorno, soprattutto nei paesi anglosassoni, è in uso scambiarsi bigliettini d’amore, detti <<valentine>>, dalle svariate forme a seconda della tradizione popolare.


15 febbraio

L’incenso rappresenta l’elemento Aria; esso è legato ad una ricca simbologia sia profana che religiosa. Presso i pagani, veniva bruciato davanti alle immagini degli dei. Per scopi magici lo si usa come supporto negli incantesimi, per purificare gli ambienti dove vengono svolti i riti, ma anche durante la meditazione.

16 febbraio

I talismani hanno sempre avuto una grande importanza in Magia. La parola deriva dall’arabo <<telsaman>> (figura magica). Il talismano si differenzia dal feticcio o dall’amuleto poiché è un oggetto creato ad hoc dal mago, mentre gli altri due sono in genere manufatti già presenti in Natura, non lavorati dall’uomo.

17 febbraio

Per amuleto si intende un oggetto utilizzato per propiziare la fortuna e allontanare la cattiva sorte dando così al possessore un senso di sicurezza e fiducia. Essi variano molto a seconda del loro periodo storico e luogo d’origine. Un amuleto può includere gemme preziose, monete, illustrazioni e anche frasi pronunciate in particolari occasioni.

18 febbraio

I maghi hanno da sempre sostenuto che gli strumenti magici realizzati con le loro mani sono più potenti di quelli comprati e preparati da terzi. Questo perché durante la creazione si trasferisce nell’oggetto una particolare energia che ne aumenta l’efficacia e che lo rende <<nostro>> a tutti gli effetti.

19 febbraio

Anche l’uso delle candele colorate è molto importante in Magia. Ciascun giorno della settimana, infatti, è associato ad uno o più colori. Eccovi un piccolo schema con le corrispondenze.
Lunedì: bianco, nero; martedì: rosso, argento, grigio; mercoledì: giallo; giovedì: oro, marrone; venerdì: azzurro, blu, rosso, viola; sabato: verde; domenica: arancione.

20 febbraio

L’incensiere è il contenitore che ospita i carboncini su cui bruciare l’incenso. Può essere in metallo come quello usato nei riti religiosi, oppure in coccio o pietra, legato con una catenella ai lati. Nella Magia cerimoniale, talvolta si comanda agli <<spiriti>> di apparire in forma visibile nel fumo che si alza dall’incensiere.

21 febbraio

Parentalia o Feralia era la festività romana dei defunti che si celebrava per nove giorni dal 13 al 21 febbraio; in questa occasione ogni famiglia recava offerte di cibo alle tombe, affinché i morti potessero goderne. Si trattava dell’equivalente del nostro Giorno dei Morti.

22 febbraio

Il lunedì è il giorno dedicato alla luna. L’astro notturno è propizio per incantesimi amorosi (anche in senso negativo), per favorire l’amicizia, per operazioni di Magia atte ad accrescere la veggenza, la sensibilità e la preveggenza, per i viaggi astrali e le esperienze oniriche.

23 febbraio

I Terminalia erano un rituale romano che si teneva il 23 febbraio per adorare il dio Termine (divinità di origine etrusca, protettrice delle pietre di confine e dei cippi stradali). In particolare, Termine puniva i contadini disonesti che spostavano le pietre per allargare i propri confini. Per questo era un dio molto venerato.

24 febbraio

Le pietre della Luna sono le perle, che guariscono le malattie nervose, ispirano l’amore e calmano i nervi; la selenite è un vero e proprio amuleto che cura tutte le malattie dei reni; il quarzo rosa e il cristallo sono portafortuna in tutti i giochi d’azzardo.

25 febbraio

Un altro strumento rituale è la coppa. Questo oggetto serve per conservare l’acqua e il sale sull’altare o nel Cerchio Magico; ma non solo, la si usa anche per contenere cibo da offrire alle entità come ringraziamento per l’aiuto ricevuto.
Ci sono inoltre rituali che qualche volta terminano con un piccolo banchetto.

26 febbraio

Secondo l’Arte Magica le gemme esprimono i quattro elementi dell’intero creato: lo zaffiro è celeste come l’Aria, il diamante è limpido come l’Acqua, il rubino è rosso come il Fuoco e lo smeraldo è verde come la vegetazione che cresce sulla Terra. Un mago accorto si adornerà di queste gemme a seconda delle operazioni che deve effettuare.

27 febbraio

Erano detti Equirria le antiche feste romane tenute in questo giorno in onore del dio Marte; quest’ultimo in origine era il dio dell’agricoltura e il custode dei campi e dei confini, tuttavia finì per essere identificato con il greco Ares e assunse perciò il ruolo rilevante di divinità della guerra.

28 febbraio

Il Kalevala è un poema finnico che fonde storia e leggenda. Fu trasmesso oralmente dai bardi e trascritto soltanto nel 1836; questa ricorrenza commemora il primo giorno di pubblicazione. I finlandesi celebrano tale occasione leggendo il Kalevala e partecipando a un grande banchetto seguito da canti, danze e bevute.

FURETTO


Carta d’identità

Nome scientifico: Mustela putorius furo.
Famiglia: Mustelidi.
Origine: deriva dalla puzzola europea ma in pratica è un animale del tutto domestico.
Longevità: in media vive dagli 8 ai 10 anni.
Alimentazione: principalmente carnivoro.

Utilizzato in epoche passate per stanare la piccola selvaggina o tenere alla larga i topi, oggi questo piccolo e dolce animale preferisce i comodi e morbidi divani di casa! Accetta volentieri la compagnia di un altro furetto, meglio se femmina, ma ama di meno la presenza di roditori e gatti. Con gli uomini, se addomesticato e trattato come uno di casa, si dimostra un compagno fedele e simpatico.
Come la maggior parte dei suoi simili, il furetto ha corpo allungato e flessuoso con zampe corte, vista poco sviluppata ma olfatto assai fine. Data l’indole curiosa, l’ideale sarebbe lasciarlo libero di esplorare ogni angolo della casa ma si deve fare molta attenzione a cavi, fili elettrici o a qualsiasi possibilità di fuga. In caso contrario potremo attrezzare una gabbia piuttosto grande, con una base di almeno ottanta cm e un discreto sviluppo in altezza, così che possa arrampicarsi o sonnecchiare su un comodo dondolo. Non dimentichiamo, però, di fargli sgranchire le gambe spesso!

Le sue caratteristiche

Lunghezza: fino a 60 cm.
Peso: fino a 2 kg.
Pelo: più lungo e soffice quello invernale, con scarso sottopelo quello estivo.
Dorso: lungo e flessuoso, muscoli forti e tonici.
Orecchie: diritte, ben arrotondate e con attaccatura larga.
Occhi: vispi e piuttosto piccoli rispetto al corpo.
Zampe: corte con articolazioni morbidi.
Coda: più sottile in punta, con pelo folto.

giovedì 31 gennaio 2013

Wasp


SIGNIFICATO DELLE RUNE – BERKANA


BERKANA (Rinascita)

Berkana è stata associata a lungo con la betulla.
Questo albero non ha frutti anche se i suoi rami toccano il cielo. Non portare frutti e arrivare a toccare gli Dei sono elementi significativi, perché è così che viene rappresentata la gestazione di un processo creativo e la sua associazione con il Divino.
Ricevere Berkana in una lettura indica la creazione di energia in forme nuove.
Berkana ha in se la promessa di "quello che nascerà".
Questo potrebbe essere letterale come la nascita di un bambino o la nascita di un'idea creativa.
Sta avvenendo una crescita e spesso è il momento di nuovi inizi.

Berkana capovolta di solito significa problemi familiari o problemi con una persona che considerate molto vicina. La sua presenza indica frequentemente ansia riguardo alle persone care. Sola, in una lettura altrimenti positiva, Berkana non rappresenta problemi irresolubili ma fa solo da avviso.
L'avvertimento può essere che il terreno non è stato accuratamente coltivato.
La crescita quindi non può avvenire e sarà rimandata fino a che non avverrà la preparazione adatta.
Iniziare qualcosa di nuovo ora non porterà benefici, in realtà se ci provaste ora, molto probabilmente la situazione attuale continuerebbe a riproporsi finché non avverrà la coltivazione necessaria.

I drakkar vichinghi




Le navi dragone dominarono l’Europa del nord per circa 300 anni. Esse trasportarono i Vichinghi a centinaia di miglia di distanza, in terre lontane, spesso sconosciute, per commerciare, colonizzare e razziare.

1.       Con le loro navi, i Vichinghi si spinsero a occidente fino a Terranova, in Nord America, e verso oriente fino al Mar Caspio, in Russia.
2.     Veloci e resistenti, queste navi di quercia erano in grado di navigare in un metro d’acqua.
3.     La testa di drago scolpita a prua spaventava i nemici e proteggeva l’equipaggio dagli spiriti maligni della mitologia nordica.

Guerrieri dei mari



I Vichinghi venivano dalla Scandinavia e con i loro attacchi a monasteri e villaggi seminavano il terrore ben oltre l’Europa del nord. La loro prima incursione fu a Lindisfarne, sulle coste inglesi, nel 793 dC.
Perfetti per le incursioni rapide, i drakkar erano stretti e con poco pescaggio. Quando il vento calava, la navigazione procedeva a remi. La scarsa profondità della chiglia consentiva di navigare negli estuari e di risalire
i fiumi. I drakkar non erano navi da guerra, ma per il trasporto delle truppe. Per un piccolo gruppo di barche, ciascuna con 25-30 uomini, era facile raggiungere la riva e attaccare di sorpresa. A razzia terminata, i drakkar diventavano navi da trasporto.
Poiché queste lunghe imbarcazioni erano difficili da governare con il mare grosso, la ciurma doveva essere composta da uomini robusti.
Una grande superiorità navale. I Vichinghi controllarono  intere regioni europee e, all’apice del potere, re Canuto unì Danimarca, Norvegia, Svezia meridionale e Inghilterra.





Linea filante. Lo Snekke era il modello di drakkar più piccolo. Lunga 17 m e larga solo 2,5 m, ogni barca conteneva circa 25 uomini, che per remare si sedevano su ceste contenenti i loro effetti personali.


Scritto da Andromeda

SIGNIFICATO DELLE RUNE – TEIWAZ

TEIWAZ (Vittoria)

Teiwaz tradizionalmente si riferisce al dio del cielo Tyr, un dio motivato da un senso di giustizia, che presiedeva alle questioni legali.
Simboleggiando una lancia, l'arma del Dio, Teiwaz rappresenta i principi della giustizia del coraggio e della vittoria sui nemici.
La sua forma illustra anche "una unica linea d'azione" che vi dà il potere di essere estremamente concentrati in modo da fare decisioni strategiche e fondamentali.
Ricevere una Teiwaz dritta è un ottimo segno se state avendo a che fare con un conflitto difficile. Indica che l'energia necessaria per combattere, sia che si tratti di un affare legale o personale, è disponibile.
In risposta a domande su una relazione, Teiwaz indica che essa probabilmente andrà a buon fine.
Teiwaz vi fa cenno di avanzare, il legame è sincero e c'è molto lavoro da compiere insieme.

Teiwaz capovolta può indicare fallimenti a livello competitivo o una perdita di fiducia o di fedeltà se si tratta di una relazione.
L'energia è stata bloccata in qualche modo con azioni al momento sbagliato e la vostra forza vitale potrebbe essere compromessa.
I problemi in gioco sono fiducia, lealtà e autenticità, così come la capacità di analizzare le motivazioni è critica. In materia di relazioni, Teiwaz può indicare grandi fraintendimenti e difficoltà di comunicazione.
Le soluzioni sono di solito presenti nelle rune circostanti.

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