1
gennaio
Il
giorno di Capodanno è da sempre considerato momento di auspici e di presagi. Si
crede che tutto ciò che si fa in questo giorno influenzi la fortuna del nuovo
anno.
Il mese di Gennaio
deriva il suo nome
dall’antico dio romano Giano, la divinità degli inizi e delle conclusioni.
Per i pagani era il mese delle fonti e delle acque sorgive,
simbolo di rinascita spirituale oltre che materiale e di rigenerazione nel
flusso del divenire.
Capodanno era sacro a Giove e a Giunone, equivalenti di Zeus ed
Era.
2
gennaio
Nell’antico
Egitto, si invocava la dea Iside, Madre della Luna e Vita del Nilo, per
chiedere pace e prosperità. Per gli egizi Iside era il principio femminile
della Natura, la dea dai mille nomi, venerata anche come <<la grande
maga>> che proteggeva suo figlio Horus; per tale motivo si credeva che
avrebbe protetto i bambini.
3
gennaio
Nell’Inghilterra
elisabettiana il terzo giorno di gennaio era dedicato all’osservazione del
tempo; si credeva che se il tempo era mite, lo si sarebbe scontato in seguito.
4
gennaio
Questo
giorno è dedicato a Callisto, una ninfa del seguito di Artemide, amata da Zeus,
dal quale ebbe un figlio di nome Arcade. Callisto venne poi trasformata in orso
e, con le sembianze di tale animale, fu colpita da Artemide nella foresta; Zeus
la trasformò nella costellazione dell’Orsa Maggiore.
5
gennaio
La
notte della Befana è una festa che deriva da tradizioni magiche precristiane.
La Befana rappresenta la madre primigenia, una figura femminile legata alla
terra; il suo aspetto da vecchia sta a significare l’anno trascorso, pronto ad
essere bruciato per poi <<rinascere>> come nuovo anno.
6
gennaio
In
questo giorno, anticamente in Europa si raccoglieva la cenere del ceppo
natalizio, che sparsa sui campi garantiva fertilità oppure veniva conservata
per usi magici. Inoltre, soleva impastare dolci e dentro uno di questi veniva
inserito un fagiolo; chiunque lo trovasse era eletto re di quel giorno.
7
gennaio
Ultimo quarto alle ore 11.39 il Sole sorge alle ore 7.48 e
tramonta alle ore 16.54.
Gli
orari riferiti alle previsioni astronomiche qui riportate (lunazioni, sorgere e
tramontare del Sole) sono qui espressi in ora solare o in ora legale a seconda
del periodo di riferimento. In poche parole, tali fenomeni sono visibili esattamente
all’ora indicata dal vostro orologio.
8
gennaio
Temi,
figlia di Urano e di Gea, e consigliera di Zeus, personificava la legge e
l’ordine; proteggeva gli innocenti, puniva i colpevoli ed era considerata la
dea della legge, della pace, della giustizia e della rettitudine. La dea recava
una bilancia ed era presente a tutti i banchetti, le riunioni sociali e le
cerimonie in cui si prestava giuramento.
9
gennaio
In
questo giorno gli antichi romani onoravano Giana, il cui nome significa
<<cielo luminoso, portatrice di luce>> e il suo consorte Giano,
guardiano di tutti i passaggi rappresentato con due facce. Durante questa festa
veniva offerto a Giano un ariete per riceverne protezione continua.
10
gennaio
Nell’Europa
rurale il primo lunedì dopo il dodicesimo giorno successivo al Natale era il
lunedì dell’Aratro, e benché fosse considerato l’inizio dell’anno agricolo, vi
veniva svolto ben poco lavoro. Si decorava invece un aratro che veniva
trascinato in giro per i campi e per le strade del villaggio, mentre coloro che
lo portavano chiedevano denaro.
11
gennaio
In
questo giorno nell’antica Roma si festeggiavano le Camene. La ninfa principale
era Carmenta, il cui nome deriva da Carmen, <<canto magico>> che le
fu dato poiché possedeva il dono della profezia. Protettrice della gravidanza e
della nascita con le sue doti profetiche, prediceva il destino dei neonati.
12
gennaio
Nella
Roma antica, i Compitalia si tenevano in onore dei Lari (divinità protettrici
del focolare) e segnavano la fine dell’anno agricolo. Capitelli erano eretti in
corrispondenza dei crocicchi (compita) dove si intersecavano tre o quattro
fattorie; al capitello veniva appeso un vomere spezzato e posto un altare per
il sacrificio.
13
gennaio
Colui
che pratica l’Arte Magica è un mago o, meglio, un <<apprendista
mago>>. Il tirocinio, infatti, è piuttosto lungo e richiede pazienza,
perizia, coraggio, voglia di apprendere e tanta umiltà.
La
Conoscenza Magica si apprende giorno dopo giorno.
14
gennaio
Tra
gli amuleti diffusi in natura non si devono sottovalutare le qualità magiche
delle piume, che vengono determinate dal colore. Quelle bianche servono a
purificare, le verdi per denaro e crescita, quelle arancioni per il successo,
le rosse per il coraggio, le rosa per l’amore, le grigie per la pace, le blu
per la salute e la consapevolezza.
15
gennaio
Chi
può diventare mago? Chiunque lo voglia, anche voi che adesso state leggendo
queste note. Maghi si può nascere, ma lo si può anche diventare. Ciascuno ha il
suo sentiero da percorrere: se la sua vera aspirazione è praticare la Magia,
allora ecco che può percorrere quel sentiero.
16
gennaio
Per
i romani la dea Concordia era lo spirito dell’armonia della comunità.
Veniva
rappresentata in posizione seduta, tra le mani un ramo d’olivo e la cornucopia,
oppure era raffigurata fra due membri della famiglia imperiale in carica
nell’atto di agitare le mani.
17
gennaio
Nelle
regioni dell’Inghilterra meridionale e occidentale dov’era diffusa la
coltivazione delle mele, un tempo, numerosi gruppi di persone si radunavano di
notte nei frutteti per cantare in onore degli alberi, bere alla loro salute e
versare sidro sulle radici delle piante. Crostini di pane venivano inzuppati
nel sidro e poi posti sui rami per gli uccelli tutelari.
18
gennaio
Fin
dall’antichità l’incenso veniva utilizzato durante cerimonie magiche o
religiose. Se ne parla già nel Libro dei Morti egizio e tibetano. Soprattutto
l’olibano era tenuto in grande considerazione e rappresentava l’elemento più
importante del rito dell’offertorio.
19
gennaio
Il
Tarbh-Feis, o Profezia del Toro, era un rito praticato dai druidi per chiedere
l’intercessione degli spiriti. In questa occasione veniva ucciso e scorticato
un toro; uno dei druidi si avvolgeva nella pelle dell’animale dal lato insanguinato,
stendendosi poi su un letto di graticci di sorbo rosso in attesa di messaggi o
visioni profetiche.
20
gennaio
La
vigilia di Sant’Agnese è dedicata agli innamorati. A una giovane, per sognare
il futuro marito, basta digiunare e restare in silenzio tutto il giorno, senza
lasciarsi baciare o dare baci. Bisogna che mangi (guscio compreso) un uovo sodo
privato del tuorlo e riempito di sale. Per la notte, deve indossare la sua
camicia più bella.
21
gennaio
Ogni
volta che effettuate un rituale, abituatevi a visualizzare i vostri desideri;
aiutatevi intonando un breve canto, oppure concentratevi intensamente su ciò
che state facendo.
È
un’abitudine che si acquista lavorando su se stessi giorno dopo giorno.
22
gennaio
Un
santo ampiamente venerato nel Medioevo era San Vincenzo, noto per la sua
dedizione ai poveri, ai disabili, ai diseredati.
Nell’antica
Grecia invece questo giorno era dedicato ad Apollo, dio della luce, della
medicina, della poesia e degli oracoli. Si credeva che indossare l’effigie portasse
fortuna, luce e verità.
23
gennaio
Nell’antico
Egitto questa data era riservata alla dea Hathor, che significa <<dimora
di Horus>>. Hathor era patrona delle donne, della musica e della danza.
Nei suoi templi ci si abbandonava all’ebbrezza e al divertimento. Oltre a
essere la divinità della gioia e dell’amore, Hathor vegliava sui morti.
24
gennaio
Fu
in questo periodo che San Paolo si convertì da persecutore a seguace della fede
cristiana. A causa delle difficili condizioni atmosferiche esistenti in quel
momento dell’anno, la vigilia di San Paolo divenne un momento di grande
rilevanza, presagio del tempo per il resto dell’anno: <<Se il giorno di
San Paolo limpido si rivela, in un anno felice senz’altro si spera>>.
25
gennaio
Sugli
antichi calendari runici il 25 e il 26 gennaio erano dedicati al Disting, la
Festa delle Disir, divinità scandinave di cui si sa ben poco tranne che erano
associate alla morte. Grandi feste si tenevano in loro onore presso il tempio
di Uppsala, in Svezia.
26
gennaio
Il
pentagramma o stella a cinque punte, è un simbolo che viene utilizzato in magia
come protezione. Oltre al simbolismo della mano, rappresenta anche il corpo
umano. La parte superiore indica la testa, le punte di destra e di sinistra
raffigurano le braccia, quelle inferiori le gambe.
27
gennaio
Ishtar,
divinità tipicamente femminile nell’antica Babilonia, era considerata la
<<Luce del Mondo>>. A lei si attribuiscono le doti dell’amore, sia
sacro che profano. Ishtar è la personificazione divina del pianeta Venere. La
fertilità e tutti gli aspetti della creazione erano di sua pertinenza.
28
gennaio
La
visualizzazione magica è l’esercizio che permette di creare nella mente le
immagini dell’obiettivo che si intende raggiungere. In campo magico la mente è
considerata il fulcro centrale di tutta l’attività poiché è dalla mente che
parte <<il potere>>, che è lo strumento per creare e modellare
l’energia.
29
gennaio
Se
le streghe hanno il libro delle ombre, i maghi hanno il libro del comando, un
diario dove vanno trascritti rituali e operazioni magiche. All’inizio
procuratevi un agenda o un quaderno abbastanza grande, esorcizzatelo con
l’incenso e prendetene possesso dicendo: <<Questo è il mio libro del
comando>>.
30
gennaio
Nell’antica
Roma veniva celebrata la Pax Romana. Dedicate anche voi questo giorno alla
Pace: accendete una candela rosa e visualizzate la persona con cui volete
riappacificarvi e immaginatela avvolta da un alone dorato.
31
gennaio
Ecate
è una delle incarnazioni più antiche della dea della Triplice Luna oggi
venerata. Influisce su cielo, terra e sull’aldilà, dove controlla nascita, vita
e morte; è inoltre apportatrice di visioni, magia e rigenerazione. Il suo
simbolo principale è il crocicchio in cui convergono tutti i percorsi, il
passato dove un individuo è stato, il presente dove si trova e il futuro dove è
diretto.