martedì 29 gennaio 2013
SHOAH
Quale spiegazione razionale possa essere data all’immane tragedia dell’Olocausto se non quella della follia collettiva , al di là di ogni considerazione di tipo storico, filosofico, culturale che vuole la Germania, “in ginocchio” dopo la Grande Guerra, orgogliosa nazione vinta e umiliata, incapace di risollevarsi da uno stato di prostrazione e soprattutto di disillusione ideologica. Il Nazionalismo più sfrenato aveva illuso i tedeschi di poter appagare la sfrenata sete di potere con rapidità, imponendo la propria superiorità militare ed economica ad altri Stati europei, altrettanto ambiziosi e incapaci di sopportare l’idea di diventare subalterni…e il fanatismo nasce proprio quando l’orgoglio vinto non diventa fierezza, ma vendetta, rancore, protervia, che porta un uomo esaltato da convinzioni a cui pretende di dare una connotazione storica, a trovare negli Ebrei i “diversi”, i “colpevoli” , i “capri espiatori” della propria inconcludente pretesa di superiorità.
Einstein rispondeva, a chi gli chiedeva a quale razza appartenesse: “A quella umana”, sempre che ci sia bisogno di sfatare la convinzione dell’esistenza delle razze inferiori o superiori.
A Norimberga i gerarchi delle SS , sottoposti ai test che volevano scoprire l’esistenza di una qualche patologia mentale che giustificasse le loro azioni efferate, risultarono “sani di mente”, quindi capaci di intendere e lucidamente di obbedire agli ordini.
Possiamo dire che la mente umana nasconde misteri irrisolti e mai studiati, ma è certo che il fanatismo è facile che diventi esaltazione mentale, incapacità di vedere con gli occhi della razionalità, ma solo della passione sfrenata dell’istinto.
SIAMO TUTTI UGUALI!!
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