Mummificazione
La dottrina funeraria egiziana riteneva la preservazione
del corpo del defunto un fattore imprescindibile, dal quale dipendeva
interamente la sopravvivenza dello spirito nell’aldilà. Per tale ragione la
civiltà egiziana divenne maestra nella tecnica dell’imbalsamazione dei corpi,
pratica che favorì, peraltro, una più approfondita conoscenza dell’anatomia e
della fisiologia umana e dunque un notevole progresso della scienza medica.
Il
processo dell’imbalsamazione (ebbe inizio intorno al 2600 AC e continuò per
circa 3000 anni) aveva varie forme di esecuzione basate sulla spesa che una
famiglia era disposta a sostenere. Nella sua forma più completa, esso durava
circa 70 giorni e si strutturava in almeno tre fasi successive:
l’eviscerazione, la disidratazione e il bendaggio, scrupolosamente scandite
dalla recitazione di rituali e formule funerarie. Il corpo veniva prelevato
dagli imbalsamatori tre o quattro giorni dopo il decesso, eliminavano subito le
parti che si deterioravano più rapidamente. Rimuovevano il cervello attraverso
le narici (il cuore veniva lasciato al suo posto)quindi si procedeva
all’estrazione delle viscere attraverso un’incisione praticata su un fianco,
tra l’ombelico e l’inguine, grazie alla quale si potevano raggiungere e
asportare cuore, polmoni, intestini e fegato, che venivano cosparsi di una
gomma resinosa calda e collocati nei vasi canopi, protetti dai quattro figli di
Horo. Il corpo veniva successivamente deposto per 40 giorni in un bagno di pani
granulari di natron (una miscela di carbonato e bicarbonato di sodio) che
disidratava completamente il corpo. Dopo aver ripetutamente cosparso di olii e
essenze profumate la pelle del defunto, si procedeva infine al bendaggio (l’intero
corpo veniva avvolto in 20 o più strati di bende e teli) che occupava un
periodo di circa quindici giorni. Una volta completato il procedimento
dell’imbalsamazione, il defunto era pronto per i funerali. Prima della
sepoltura si svolgeva una cerimonia estremamente importante, chiamata “rituale
dell’apertura della bocca” che avveniva solitamente in un luogo chiamato “il
castello dell’oro”.
Se i coperchi erano affidati ai figli di Horus, i vasi
veri e propri erano invece custoditi da 4 dee: Iside, Nefti, Neith e Serqet.
Duamutef
e Neith proteggono lo stomaco.
Hapi
conserva i polmoni insieme a Nefti.
Imseti è in coppia con Iside a guardia del
fegato.
Qebehsenuf
e Serqet sono i custodi degli intestini.
Un’iscrizione sulla pancia di ciascun vaso riporta
l’invocazione della dea preposta a ciascun vaso, affinché Osiride protegga gli
organi che vi sono conservati.
Anubi:
il primo imbalsamatore
“Inventore” della mummificazione, che praticò per la
prima volta su Osiride, Anubi era il protettore dei morti e delle necropoli.
Guardiano delle porte dell’aldilà, accoglieva i defunti e li accompagnava nel
mondo sotterraneo.
Anubi sarebbe nato da una relazione illegittima tra
Osiride e la sorella Nefti (secondo altre versioni, sarebbe il figlio di Ra o
della vacca celeste Hathor, o il fratello stesso di Osiride) e sarebbe stato
allevato e allattato da Iside.
Fedele guardiano, Anubi accompagnò e protesse Iside
durante la ricerca per ritrovare il cadavere di Osiride assassinato sa Seth,
suo fratello. Con l’aiuto della dea, inventò la mummificazione per ricostruire
il corpo smembrato di Osiride e procedette alla purificazione per salvarlo
dalla decomposizione. Secondo il mito, Anubi si sacrificò avviluppando il
divino defunto nella propria pelle per dargli la sua energia e rendergli la
vita.
Un
dio temuto
Per la sua funzione di
accogliere i defunti all’ingresso del mondo sotterraneo, Anubi è certamente il
dio più importante della mitologia egizia, poiché senza di lui non si poteva
accedere all’aldilà. Furono dedicati a questo dio numerosi santuari, il più
noto è quello della città che i greci avevano chiamato Cinopoli, la “città dei
cani”, nel Medio Egitto.
Scritto da Andromeda
Fonti:
Egitto Storia e Mistero DeAgostini Mailing
Antico Egitto Arte e archeologia della terra dei faraoni (Giorgio Agnese - Maurizio Re)
A - Z del Mondo Antico imp
Egitto Scoprire le Civiltà (La bibblioteca di Repubblica - L'Espresso) Electa