sabato 15 dicembre 2012

Vila


Nel corso degli anni qualcuno vide coi propri occhi la Vila del bosco. Tutti i vecchi del paese assicuravano di conoscerla. Alcuni ne raccontavano meraviglie, altri la maledicevano con rancore per il male causato a qualche familiare. Lui che aveva sempre rispettato gli alberi e gli animali del bosco e che inoltre era nato di domenica, decise di volerla vedere. Molti giorni parlava a voce bassa e sussurrava nella boscaglia parole che sembravano formule magiche. Le promise che le avrebbe dato quello che voleva in cambio di un’unica visione.
Accadde così che un giorno finalmente vide la Vila appoggiata a un noce. La riconobbe dai suoi lunghi capelli rossicci che le arrivavano ai piedi. Era così affascinante che la sua bellezza lo abbagliò, e per un secondo dovette spostare lo sguardo. Quando tornò a guardarla, la Vila era sparita. Quel giorno fu l’uomo più felice del mondo. Tornò correndo per raccontarlo a tutti i suoi vicini. Quando lo udirono, molti criticarono la sua insolenza, ma lui non volle ascoltarli. La mattina seguente comprese qual era stato il tributo che la Vila ebbe in cambio: era cieco e mai più avrebbe visto di nuovo la Vila… né nessuna altra cosa.

Fate (Glossario)


Fate dei boschi

Aguane. Fata guardiana dei boschi delle Alpi italiane, di aspetto fragile, ma dalla forza sproporzionata. Ha i piedi al contrario e custodisce i prati e le correnti dell’acqua.
Anjana. Buona fata della mitologia cantabrica, di appena mezzo metro di altezza, che si nasconde nei boschi e appare a chi ha bisogno di aiuto. È solita portare un bastone con una stella sulla punta e una bottiglia con una bevanda magica.
Campanellino. Fata piccolina, giocherellona e ribelle, vestita di verde con un paio di minuscole ali e le orecchie appuntite che accompagna Peter Pan.
Dama bianca. Fata benevola che abita nei boschi dell’Europa più fredda: Danimarca, Austria, Germania e Svezia. È una fata buona che aiuta chi si perde nel bosco.
Dama del sambuco. Fata molto anziana che abita nel sambuco proteggendolo dalle aggressioni degli uomini.
Dama verde. Fata molto attraente che vive nei boschi dell’est della Francia e che si diverte seducendo i mortali per poi abbandonarli. Misteriosa e giocosa, travia i viaggiatori nel bosco, o li sorprende dai rami degli alberi con i suoi lunghi capelli.
Donzella del muschio. Fata semplice incaricata di proteggere il muschio dei boschi dei Paesi Bassi e di Germania. Estrae il filo dalle foglie degli alberi e tesse con esso il muschio che ricopre il bosco.
Drìade. Ninfa della quercia, che protegge dalla nascita. La sua vita è molto lunga, ma muore quando si taglia l’albero nel quale abita.
Ellylon. Piccole fate, delle dimensioni di una farfalla, che abitano nei boschi gallesi. Sono famose per l’entusiasmo con cui lavorano e hanno il potere di allontanare la mala sorte.
Fate italiane. Razza di fate molto sensibili che abitano nei pressi dei boschi italiani. Sono caratterizzate dal mettere alla prova il cuore dei mortali. Se gli uomini dimostrano nobiltà d’animo, saranno premiati con un dono o un tesoro; se dimostrano cattive qualità, le fate le puniranno mettendo loro delle orecchie d’asino.
Gente minuta. Fate molto piccole che vestono abiti verdi con fiocchi. Sono allegre e buone, e accudiscono chi si ritrova solo o malato.
Grig. Piccola fata della dimensione di una mela che sorride sempre e abita nelle terre gallesi.
Fata del nocciòlo. Fata piccolina, dolce e giocosa, che abita nel nocciòlo.
Fata del pruno. Fata piccolina guardiana del pruno, dal vestito viola e le ali rosse. In primavera, quando il pruno è fiorito, la si può invocare mettendo dei nastri colorati sui rami dell’albero. Così facendo, la fata che vi abita uscirà per concedere un desiderio.
Fata del melo. Fata piccola e golosa, dai capelli biondi e gli occhi celesti che si nasconde tra le foglie del melo perché nessuno rubi la frutta. Punisce l’avarizia e la pigrizia e premia la costanza.
Mab. Regina delle fate minuscole, di origine celtica. Percorre il bosco su di un carro imperlato, condotto da quattro insetti con le ali di pietre preziose. È la portatrice dei sogni. Possiede un velo azzurro con il quale copre gli uomini che soffrono, facendo dimenticare i mali e regalando allegria, che è chiamato velo dei sogni.
Madremonte. In Colombia, signora corpulenta che si presenta coperta di foglie e muschio verde, e porta un gran cappello. Evita i luoghi di passaggio nascondendosi nei boschi.
Melìade. Ninfa greca protettrice dei frassini che hanno dei poteri curativi. In Grecia si credeva che le Melìadi accudissero i bimbi abbandonati nei boschi, formando con i rami dei frassini una specie di riparo così da proteggere i bambini dal freddo.
Muryan. Fate minuscole, delle dimensioni di una formica, che si spostano in gruppi molto numerosi. Sono piccole fate che abitano nei terreni della Cornovaglia, a sud-est dell’Inghilterra.
Portune. Minuscola razza di fate, grandi come un dito. Appaiono con frequenza nei racconti medievali. Sono molto socievoli e divertenti, conosciute come <<fate agricole>> perché aiutano gli uomini nei lavori dei campi.
Seligen. Fata guardiana dei boschi austriaci, svizzeri e tedeschi, buona e molto laboriosa, che cura gli animali che abitano il bosco. Sono molto socievoli e si relazionano con gli uomini, imponendo tre condizioni che tutti gli uomini devono rispettare: non si devono toccare loro i capelli, né maledire o pronunciare il loro nome, altrimenti spariscono.
Silky. Fate che abitano nei boschi del nord dell’Inghilterra e che nascondono tesori nei loro castelli. In casa aiutano nei lavori domestici, ma se scoprono che si vuole imbrogliare o rubare il loro tesoro, possono rendere la vita impossibile: verseranno il latte, faranno dispetti, getteranno a terra gli oggetti, etc.
Vila. Fata guardiana dei boschi dell’Europa Centrale, con i piedi di capra, famosa per la rettitudine e la severità con le quali amministra la giustizia.
È anche nota col nome di “guaritrice dei boschi”, perché conosce i segreti delle piante medicinali e li condivide con gli uomini che incontra feriti nel bosco.


Se una notte, passando per il bosco, scorgerai in lontananza una lucina che tintinna come se stesse ballando, starai assistendo a una danza di fate.

Non dimenticare mai che la natura, le fate e noi umani condividiamo lo stesso mondo; perciò, non maltrattare gli animali, non danneggiare gli alberi e non inquinare i fiumi e i mari.
Se lo farai, una fata dei boschi ti lancerà un incantesimo!