Celebro il
mutare delle stagioni. Attraverso l'anno tenendo per mano la Madre nei suoi percorsi di
luce, di ghiaccio, di sangue e di rugiada. Onoro il rinnovamento della vita,
l'inizio della crescita, la rinascita dei germogli, l'amore e la passione, il
primo biondo raccolto, la fruttificazione, l'ultimo raccolto d'arancio, la fine
e il passaggio. Le stagioni si posano sulla mia pelle come organza, imprimendo
i loro forti odori nelle mie narici, i loro sapori sulla mia lingua, i loro
colori nei miei occhi. Mille e ancora mille tesori a me svelati.
Io sono una
strega
Venero la
luna. In lei rivedo me stessa, lei è madre, sorella ed amante. Lei è
consigliera, tormento e soffio di antico. Lei segue i miei cicli, lei influenza
le mie maree, lei è padrona della mia femminilità. Sono una sua sacerdotessa,
indosso il suo manto bianco e incostante, coloro le mie gote di vino rubicondo,
quando il suo volto diviene rotondo. Sono una bambina che si culla nel suo
spicchio quando torna giovane in me e si rivolge ad ovest. Sono l'anziana che
in lei si riposa quando inizia a svanire verso est. Sono la notte più scura che
l'accoglie nera e superba quando smette di illuminare il cielo e le sue figlie.
Io sono una
strega
Ho imparato
ad amare. Ho insegnato a me stessa l'armonia, ricercandola come meta proibita.
Ho imparato che tutto quello che dono, si trasforma nella mia vita in ricevuto.
Ho imparato che il male che faccio, si trasforma in dolore che dovrò scontare.
Ho imparato a sbagliare e rialzarmi. Ho imparato che ogni goccia del mio sangue
grida un inno alla vita, perché io sono, perché io amo. Perché Io
sono una strega.
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