domenica 13 gennaio 2013

Leonardo da Vinci


1452 Il 15 aprile nasce ad Anchiano, frazione di Vinci (Firenze), Leonardo, figlio naturale di ser Piero di Antonio, notaio. Benché illegittimo, egli trascorre l’infanzia e l’adolescenza nella casa paterna.
1469 Alla morte del nonno Antonio la famiglia si sposta a Firenze e il giovane va alla bottega del Verrocchio, una delle più prestigiose quanto a scultura, oreficeria e pittura, ove si coltivano anche geometria, fisica e scienze naturali. Fra gli allievi della bottega figurano i due Pollaiolo, Botticelli e il Perugino. Lorenzo il Magnifico è signore di Firenze.

Il primato della pittura

Nella cinquecentesca disputa del Paragone tra le arti, Leonardo rivendica il primato della pittura, quale scienza o conoscenza sperimentata del reale; i suoi manoscritti mostrano come il suo assillo primario, pur nella grande varietà di interessi, resti quello della rappresentazione pittorica.

Leonardo da Vinci

Fin dalla prima giovinezza Leonardo da Vinci (Anchiano, 1452-Amboise, 1519) si dedicò alla risoluzione di problemi connessi alla rappresentazione della natura, dallo studio delle gradazioni tra luce e ombra, agli effetti dell’illuminazione di provenienza multipla sulle figure, fino a riverberi di luce sui volti e sulle cose.
Uno studio attento riservò alla rappresentazione del paesaggio, con particolare riguardo ai fenomeni ottici e agli effetti nella visione lontana.
In questo modo cercò di superare ciò che aveva appreso nelle botteghe fiorentine più avanzate quanto a novità e ricerca, a studio dell’anatomia, alle proporzioni del corpo umano, alla prospettiva e alle tecniche esecutive. Così molte sue opere, frutto di studio inesausto e risultato di reiterati interventi, spesso non trovarono quella che convenzionalmente viene definita una fine.
Il bisogno di ritoccare i dipinti nel tentativo di giungere alla perfezione lo portava persino a cambiare tecnica tra un’iterazione e l’altra. Le opere che ha lasciato sono numericamente poche, ma di tale complessità che ciascuna di esse costituisce un microcosmo, in cui si combinano le osservazioni scientifiche e le esperienze ragionate, fissate in appunti e schizzi di varia accuratezza. Ogni dipinto è da vedersi come estrema sintesi di un’esperienza grafica, scientifica, pittorica ed emotiva.


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