Autoritratto
1515,
Sanguigna su carta,
33,3x21,4 cm.
Torino,
Biblioteca Reale
Le fattezze di questo presunto Autoritratto di Leonardo corrispondono a quelle della xilografia
del frontespizio della Vita dell’artista, facente parte della grande opera
storico-letteraria di Giorgio Vasari: Le
vite de’ più eccellenti, pittori, scultori e archi tettori, ristampata nel
1568, e si ritrovano in un personaggio in compagnia del papa Leone X
nell’affresco eseguito dallo stesso Vasari in Palazzo Vecchio.
Le caratteristiche fisionomiche di questo volto si
ripetono anche in due dipinti di Raffaello nelle Stanze Vaticane, nelle vesti
di Platone e di David. Anche Michelangelo accenna alla figura di Leonardo in un
suo disegno. Non rimanendoci altre testimonianze valide accogliamo questo
splendido disegno come autentico autoritratto.
Qui l’artista si rappresenta come persona dotata di uno
sguardo acuto, penetrante, proprio di chi nutre pensieri profondi: il volto è
evidentemente segnato dalla vecchiaia, la quale ci viene prospettata non tanto
come decadimento fisico quanto piuttosto come condizione di raggiunta saggezza.
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