Prima donna ad avere un forte
potere, Hatshcepsut governò l’Antico Egitto in un periodo di prosperità. Volendo
essere rappresentata come un re, è spesso raffigurata con la tradizionale barba
finta.
1. Hatscepsut governò per 22 anni,
dal 1504 al 1482 aC
circa.
2. Dapprima reggente al trono del
figliastro, riuscì a prendere il controllo del potere.
3. Il suo tempio funerario nei
pressi dell’antica Tebe era detto “la
meraviglia delle meraviglie”.
4. Obesa, diabetica e malata di
cancro, la regina Hatshcepsut morì a 50 anni.
La donna re
In un’epoca di intrighi politici, Hatscepsut riuscì a dimostrare
che il padre, Thutmoset, l’aveva nominata sua discendente. Dopo la morte del
marito, suo fratellastro, salì al trono il figlio di lui Thutmose II, con
Hatscepsut reggente.
La conquista del potere fu graduale. Hatscepsut iniziò
compiendo azioni permesse solo ai faraoni, come fare offerte agli dei e
costruire obelischi. Si proclamava discendente del dio Amon. Nei dipinti e
nelle sculture era rappresentata con fattezze maschili.
Hatscepsut portò pace e prosperità all’Egitto, costruendo monumenti,
incoraggiando le esplorazioni e ristabilendo l’influenza egizia nei paesi
stranieri. Dopo la sua morte, il successore Thutmose III cercò di cancellarne
la memoria, probabilmente per negare l’interruzione della discendenza faraonica
maschile. Il suo nome fu cancellato dai muri dei templi e le sue statue
abbattute. La collocazione della sua mummia restò un mistero per oltre 3500
anni.
Un grande enigma
1. Nel 1902 fu trovata la tomba di
Hatscepsut, ma si scoprì che il sarcofago era vuoto.
2. La mummia della sua balia,
rimasta a lungo senza identità, giaceva nella tomba sottostante.
3. Cento anni dopo, le due mummie
furono sottoposte a TAC presso il Museo del Cairo.
4. Un dente trovato con gli organi
di Hatscepsut apparteneva al corpo della balia.
5. I due corpi erano stati
confusi: quello della balia era in realtà di Hatscepsut.
Il corpo mummificato di Hatscepsut rivelò i suoi segreti quando fu
sottoposto ad autopsia nel 2007.
Scritto da Andromeda
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