sabato 26 gennaio 2013

NABUCODONOSOR


Il mitico re della Mesopotamia creò un impero che si estendeva fino all’Egitto, ma è famoso soprattutto per aver distrutto Gerusalemme nel 587 aC e aver deportato gli Ebrei nella favolosa città di Babilonia.


1.       Nabucodonosor nacque intorno al 630 aC.
2.     L’assedio di Gerusalemme durò 18 mesi.
3.     Il profeta Daniele rivelò la megalomania del sovrano: “Ammira la grandezza di Babilonia. L’ho eletta a capitale per mostrare il mio potere, la mia forza e la mia gloria.”
4.     Costruì i favolosi “giardini pensili”.

Senza pietà

La decisiva disfatta delle forze coalizzate di Egitto e Assiria nella battaglia di Carchemis (Mesopotamia settentrionale), nel 605 aC, diede a Nabucodonosor il controllo su un vasto impero. Il territorio, detto “la mezzaluna fertile”, comprendeva tutta l’area che si estende dal Golfo di Persia al Mar Rosso.
Quando gli Ebrei si ribellarono al pagamento dei tributi ai signori babilonesi, nel 598 aC, Nabucodonosor invase il loro regno. Catturò re Ioiachim e fece circa 10.000 prigionieri, incluso il profeta Ezechiele, poi esiliati a Babilonia.
Al trono venne insediato Sedecia, un re fantoccio, ma quando anch’egli si ribellò, nel 587 aC, il re babilonese fu senza pietà. Gerusalemme venne completamente rasa al suolo, il bel tempio costruito da Salomone fu distrutto e il suo tesoro depredato.
La maggior parte dei sopravvissuti venne deportata a Babilonia e nella città rimasero soltanto i più poveri.
Nabucodonosor non era solo un grande condottiero: era anche un grande costruttore. Egli pianificò la ricostruzione di Babilonia, situata sul fiume Eufrate, a sud dell’odierno Iraq.
Nabucodonosor morì nel 652 aC.

Gloriosa capitale

Nabucodonosor avviò un vasto programma di interventi perché Babilonia diventasse una delle più belle città dell’antichità.
I monumenti più importanti sono la Porta di Ishtar, il Tempio di Marduk e i giardini pensili, dei quali però non resta traccia.
Nella tomba di una delle vittime del re è stata trovata una divinità ittita.

Scritto da Andromeda

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