martedì 22 gennaio 2013

Feste Pagane


    Streghe, Wicca e Pagani celebrano da sempre feste che riflettono i cicli naturali della natura, in un ciclo chiamato "la ruota dell'anno".Queste antiche manifestazioni sono state stroncate nel sangue secoli fa, e quelle più resistenti sono state assorbite in maniera distorta dal cristianesimo, in modo da tentare di farne perdere il significato. Hanno fallito, noi ricordiamo TUTTO.

    Queste sono le feste che vengono osservate nei paesi anglosassoni o a tradizione celta/wicca. In Italia, sebbene i giorni coincidano, le feste vengono celebrate con nomi diversi, e il loro numero varia da zona a zona, come il nome nel dialetto del posto.
    La terminologia "ruota dell'anno" sta ad indicare a tutti che il tempo e' circolare, non lineare. Attraverso di esse noi celebriamo il ciclo della vita, della morte e della rinascita, ciclo che scorre eterno nella natura e nella vita umana. Con la celebrazione di queste feste, noi ci leghiamo al mutevole ciclo della vita, della morte, della rinascita: chiunque di noi noti come vanno le cose intorno a noi può rendersi conto che si tratta di un ciclo eterno e immortale.


    Non tutti le tradizioni rispettano queste date alla giornata: molti festeggiano le feste il giorno del più vicino plenilunio.
    
     
    Saturnalia (Nome antico: Festa dei Lumi, Yuletide, Alban Arthan):[Dicembre 22]Detta YULE dai celti, e' la notte più lunga dell'anno. Esso rappresenta la rinascita della Dea sotto forma di un Dio che da inizio ad un periodo di buio, freddo, quale l'inverno. Poiché nelle popolazioni europee non si riusciva a stroncare questa festa, i cristiani vi posero in prossimità il Natale, in modo da sviare la gente dal vero significato: la rinascita della Dea, normalmente fertile e donna, sotto forma di un Dio, mortale , freddo e maschio, che purifica il mondo nella morte e nel gelo preparandolo alla rinascita della primavera. L'usanza di celebrare la festa di notte, per le strade, con bancarelle che brillavano di luci delle candele da' il nome alla ricorrenza.

    Candelora (Detta anche Inbolc):[Febbraio, 2] E' la prima delle 4 grandi feste del'anno. I primi sussurri della primavera, che rappresentano il ritorno della Dea, fertile e viva, che trionfa sul Dio della morte che ha purificato tutto col gelo dell'inverno. Arriva insieme al germogliare dei primi semi, ed e' un momento iniziatorio. Visto il valore agrario della festa, il cristianesimo non riuscì a sradicarla del tutto, ma nemmeno ad assorbirla del tutto : ne nacque come risultato la festa pagana del carnevale, che comunque riuscì a nascondere la vera natura della festa. Celebra il risveglio della terra.
    In questa notte si consacrano le candele che serviranno per i rituali magici durante l'anno, ma anche molto propizia per le benedizioni fatte con l'acqua. E' un'occasione di celebrazione, utile per tutti i rituali di natura costruttiva e volti ad aumentare la sensibilità e la veggenza.

    Primiera (Nome celta: Ostara, Vernal Equinox, Ostara, Alban Eiler, Esther):  [Marzo, 21] Il primo vero giorno di primavera. Il giorno e la notte sono lunghi esattamente lo stesso tempo, e la Dea e' rinata dalle ceneri del Dio distruttore. Inizia il ciclo femminile della fertilità e della produttività della vita e della luce. La Dea inizia la sua crescita. Anche questo culto era troppo radicato presso i contadini del primo periodo cristiano, e non riuscendo a strapparlo dai loro cuori vi posero la pasqua, ignorando che nelle scritture il periodo dell'anno relativo alla morte di Cristo veniva evidentemente dopo il raccolto, dal momento che esso veniva in quel periodo sequestrato come tributo a Roma.E' la morte dell'inverno.
    Molto utile per le evocazioni e le consacrazioni degli strumenti rituali e di talismani.

    Calendimaggio (Nome celta: Beltaine, Beltaine Mayday, Walburga):[Aprile 30-Maggio 1] La Dea e' ora fertile e il Dio invernale , ormai piccolo e debole, esprime il suo amore per Lei, abbandonando i terreni ormai fertili e fioriti. I primi fiori vengono colti in onore della Dea.
    Molto favorevole per operazioni di malefici e evocazioni demoniache e negromantiche.

    Le erbe (Midsummer Feill-Sheathain, Alban Hefin):[Giugno 21-24] I giorni dei primi raccolti, e la Dea, fertile, inizia a condividere i propri frutti. Maggiormente diffusa nel nord Europa, questa festività fu stroncata nel sangue. E' il momento ideale per matrimoni e costruzioni, e viene celebrato come un festival dei fuochi e delle luci, con grandi fiamme accese a rischiarare la notte. Fase attiva per evocazioni, invocazioni e rituali di alta magia.

    Festa d'estate (Nome celta: Lugghnasadh):[Agosto 1] Il vero raccolto. Le piante danno la maggior parte dei loro frutti, che sono anche i propri semi, e si preparano quindi a porre fine al ciclo della vita, propagando se stesse oltre. Ogni cosa e' giunta a compimento, e l'acme della fertilità della Dea prelude all'inizio del suo declino. Il buio prende il sopravvento sulla luce.
    Per le streghe è un momento di riunione interiore con le proprie compagne per godere dei frutti di tutti gli sforzi compiuti durante l'anno.

    Secunda (Nome celta: Mabon): [Settembre 21] Il secondo raccolto. Oggi, come per la Primiera, il giorno e la notte sono ugualmente lunghi , e la natura e' in una fase in cui gli ultimi frutti preludono alla morte purificatrice dell'inverno. Il Dio freddo e mortale dell'inverno si appresta a crescere di potenza. E' detto festa dei fuochi perché si celebrava alla luce dei grandi fuochi con cui si purificava la terra dai resti del raccolto.

  Calenda (Nome celta: Shamain, Halloween, ShadowFest, Martinmas, Old Hallowmas):[Ottobre 31] L'ultimo raccolto. La notte vince sul giorno, e la Dea muore per rinascere sotto forma di Dio. Gli ultimi frutti possono essere raccolti, ma si tratta della spoliazione che prelude l'arrivo della morte purificatrice e buia. Noi capiamo in questo giorno che nulla e' eterno e che la vita e' un ciclo di morte rinascita. E' il momento forse più magico e significativo dell'anno per noi. In effetti, questa festività fu un bel grattacapo per i cristiani, in quanti si ostinò a resistere nonostante le repressioni. Per quanto si sia inventata una festa ad hoc (i cristiani NON hanno MAI avuto culti dei morti o degli spiriti nella loro cultura) quale la festa dei morti essa continua ad essere ricordata come la "Festa delle streghe".
    Sono favorite le evocazioni e tutti i riti volti alla restituzione dei torti subiti.

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