martedì 22 gennaio 2013

GIULIO CESARE


Grande condottiero e uomo politico romano, ebbe un ruolo cruciale nel passaggio dalla Roma repubblicana a quella imperiale.
Cesare era considerato uno dei più grandi oratori del suo tempo.
Nel 46 aC riformò il calendario romano e il mese di luglio prese il nome da lui.
Il nome “Cesare” divenne sinonimo di “Imperatore” ed è all’origine di “Kaiser” e “Zar”.
Ottaviano, il figlio adottivo di Cesare, divenne il primo imperatore di Roma nel 27 aC.

Grande leader

Nato nel 100 aC da un’antica e nota famiglia patrizia, il giovane Giulio si arruolò nell’esercito e divenne un abile questore. Uomo di grande astuzia politica, ottenne la carica di console nel 59 aC.
Cesare condusse una campagna militare in Gallia che durò sette anni (58-51 aC), sottomise le tribù ostili ed estese i territori dell’Impero Romano. Invase anche parte della Britannia. Nel 50 aC il Senato romano, preoccupato del potere crescente di Cesare, gli ordinò di sciogliere l’esercito e di rientrare in patria. Il rifiuto di Cesare fu all’origine della guerra civile: Cesare varcò in armi il Rubicone, che segnava il confine politico dell’Italia, e vinse contro il rivale Pompeo.
Divenne governatore di Roma e di tutti i suoi territori e nel 47 aC inseguì Pompeo in Egitto, dove si era rifugiato, e qui conobbe Cleopatra, con la quale ebbe una relazione sentimentale e un figlio, Cesarione. Riconobbe Cleopatra come regina d’Egitto e due anni dopo fece ritorno in patria.
Eletto console a vita, Cesare ebbe un grande potere, ma le tensioni con il Senato non si placarono: Cesare fu assassinato alle Idi di marzo (15 Marzo) del 44 aC ai piedi della statua di Pompeo, in Senato.

Morte di Cesare

La mattina del 15 marzo, Calpurnia, moglie di Cesare, tentò di mettere in guardia il marito da probabili pericoli, ma non fu ascoltata. Cesare si recò in Senato dove lo stavano attendendo sessanta cospiratori. Lo circondarono e, con i pugnali nascosti sotto le toghe, attesero il segnale di attacco. Erano tutti senatori, guidati da Casca, Cassio e il grande amico sostenitore di Cesare, Bruto. Quando capì di essere circondato e vide anche Bruto farglisi contro, Cesare si coprì il capo con la toga affinché nessuno potesse vedergli la morte in faccia, e spirò, trafitto da ventitré coltellate.

Nel 49 aC fu eretto l’Arco di trionfo per commemorare le vittorie di Cesare e l’espansione dei territori di Roma.

Scritto da Andromeda

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