Publio Elio Adriano (76-138 dC)
era nipote di Traiano, cui succedette come imperatore nel 117 dC. Fu il terzo
dei cosiddetti “cinque buoni imperatori” che assicurarono all’Impero romano un
periodo di stabilità.
1. Apollodoro, architetto del Foro
di Traiano, disprezzò le architetture edificate da Adriano, chiamandole
“zucche”.
2. Una volta divenuto imperatore
fece esiliare Apollodoro e quindi lo fece uccidere.
3. Si diceva che Adriano, amante
delle bellezze della natura, scalasse montagne come per esempio l’Etna solo per
vedere l’alba.
Amante delle arti
Secondo tutte le fonti, Adriano fu un uomo dotato, un
brillante generale, un abile amministratore e un fine oratore, con interessi in
ambito filosofico, architettonico e nella scrittura. Oltre alla prosa, scrisse
poesie in latino e greco.
La principale fonte di
informazioni su Adriano è la Historia
Augusta, opera controversa di vari autori. Si ritiene che la parte su
Adriano sia basata sulla sua autobiografia andata perduta.
Adriano passò più di metà della sua vita viaggiando tra i territori
dell’Impero. Promosse il consolidamento piuttosto che l’espansione e abbandonò
le enclavi di Traiano in Armenia e Mesopotamia. Stabilì un confine nel Nord
dell’Inghilterra recandosi di persona nel 122 ad inaugurare il vallo che
divideva i territori dell’impero dal Nord non ancora conquistato.
Adriano visitò inoltre Gallia, Germania, Spagna, Mauritania, Egitto, Asia
Minore e Grecia. Fece molte riforme per incrementare le entrate dello Stato e
l’organizzazione dell’Impero, assicurandosi che i senatori e gli “equites”
fossero meglio preparati nell’amministrazione pubblica.
Alcuni progetti
Adriano promosse molti progetti
architettonici, fra i quali:
1. La ricostruzione del Pantheon
2. Il suo Mausoleo, che più tardi
divenne una fortezza papale, Castel Sant’Angelo.
3. La sua villa a Tivoli
4. Il Vallo di Adriano in
Britannia
Epitaffio per se stesso
I versi che seguono sono attribuiti
ad Adriano. Si dice li abbia scritti in punto di morte, ma non se ne ha la
certezza.
O mia piccola anima dolce e pellegrina,
ospite e compagna del corpo,
dove tra poco te ne andrai?
In luoghi pallidi,
freddi e spogli,
e non ti divertirai
mai più come sei
solita fare.
Scritto da Andromeda
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