martedì 29 gennaio 2013

Rune - Alfabeto Magico degli Dei

Rune - Alfabeto Magico degli Dei Voto medio su 1 recensioni: Da non perdere
€ 22.5
Le Rune degli antichi popoli del nord affondano le radici del loro potere nel mito e nella leggenda, poiché esse rappresentano i suoni della creazione stessa, che Odine avrebbe ricevuto dal fato solo compiendo il più grande dei sacrifici. Le Rune sono il linguaggio degli dei e incarnano le leggi magiche del mondo: l'essenza stessa della magia del nord. I miti degli dei e delle Rune sono dettagliati nell'Edda, un poema mistico scritto in Islanda nel XII secolo. Grazie all'Edda e altre fonti antiche i segreti delle Rune si sono tramandati fino a noi. In questo kit da divinazione troverete i segreti della magia del nord.


RUNE - CODICI DELL'ASSOLUTO

Rune - Codici dell'Assoluto
La storia - i simboli - utilizzo divinatorio
Voto medio su 2 recensioni: Buono
€ 12.4

FENICE


Gli egizi furono i primi a parlare di “Bennu”, ovvero la Fenice.
Il suo aspetto era quello di un’aquila reale, con un piumaggio dal colore splendido, il collo color oro, le piume del corpo rosse e quelle della coda azzurre, con penne rosee, ali in parte oro e in parte in porpora, un lungo becco affusolato, zampe lunghe e due lunghe piume, una rosa e l’altra azzurra, che le scivolavano giù dal capo.


Molti storici si sono domandati se sia mai esistita la fenice… gli antichi la identificavano con il fagiano dorato, nella Bibbia è riconosciuta con l’ibis o il pavone, con l’airone rosato o quello cinereo, basandosi sul fato che gli egizi avevano l’abitudine di festeggiare il ritorno del primo airone cinereo sopra il salice sacro di Elaiopoli, considerato evento di buon auspicio, gioia e speranza. Quale simbolo del sole che sorge e tramonta, la Fenice presiedeva al giubileo regale. Ed essendo colei che ri-sorge per prima, venne associata al pianeta Venere — che appunto veniva chiamato "la stella della nave del Bennu-Asar", e menzionata quale Stella del Mattino nell'invocazione:
«Io sono il Bennu, l'anima di Ra, la guida degli Dei nel Duat [l'oltretomba]. Che mi sia concesso entrare come un falco, ch'io possa procedere come il Bennu, la Stella del Mattino.»
La fenice era anche considerata la manifestazione di Osiride risorto e veniva spesso rappresentata appollaiata sul Salice, albero sacro ad Osiride. Per questa stessa ragione venne riconosciuta quale personificazione della forza vitale, e, come narra il mito della creazione, fu la prima forma di vita ad apparire sulla collina primordiale che all'origine dei tempi sorse dal caos acquatico. Si dice, infatti, che il Bennu abbia creato sé stesso dal fuoco che ardeva sulla sommità del sacro salice di Eliopoli. Proprio come il sole, che è sempre lo stesso e risorge solo dopo che il sole "precedente" è tramontato, di Fenice ne esisteva sempre un unico esemplare per volta.
Per quanto riguarda la vita della fenice, si dice che essa viva per 500 anni, dopodiché, quando sente sopraggiungere la morte, si ritira in un luogo appartato dove costruisce un nido sulla cima di una quercia o di una palma. Qui accatasta ramoscelli di mirto, incenso, sandalo, legno di cedro, cannella, spigonardo, mirra e le più pregiate piante balsamiche, con le quali intreccia un nido a forma di uovo grande quanto era in grado di trasportarlo (cosa che stabiliva per prove ed errori). Infine vi si adagia, lascia che i raggi del sole la brucino e si lascia consumare dalle sue stesse fiamme mentre canta una canzone di rara bellezza.
Per via della cannella e della mirra che bruciano, la morte di una fenice è spesso accompagnata da un gradevole profumo. Dal cumulo di cenere emerge poi una piccola larva (o un uovo), che i raggi solari fanno crescere rapidamente fino a trasformarla nella nuova Fenice nell'arco di tre giorni (Plinio semplifica dicendo "entro la fine del giorno"), dopodiché la nuova Fenice, giovane e potente, vola ad Elaiopoli e si posa sopra l'albero sacro.
La lunga vita della Fenice e la sua così drammatica rinascita dalle proprie ceneri, ne fecero il simbolo della rinascita spirituale, nonché del compimento della Trasmutazione Alchemica, processo Misterico equivalente alla rigenerazione umana. Già simbolo della Sapienza divina (cfr. Giobbe 38 verso 36), intorno al IV secolo d.C. venne identificata con Cristo presumibilmente per via del fatto che tornava a manifestarsi 3 giorni dopo la morte, e come tale venne adottata quale simbolo paleocristiano di immortalità, resurrezione e vita dopo la morte.
La fenice, comunque, è un animale magico presente in tutto il mondo. Per i cinesi rappresentava il potere e la prosperità, ed era un attributo esclusivo dell'imperatore e dell'imperatrice, che erano gli unici in tutta la Cina ad essere autorizzati a portare il simbolo del Feng. Era la personificazione delle forze primordiali dei Cieli, e talvolta veniva rappresentata con la testa e la cresta di fagiano e la coda di pavone. Nel becco portava due pergamene o una scatola quadrata che conteneva i Testi Sacri, e recava iscritte nel corpo le Cinque Virtù Cardinali. Si dice inoltre che la sua canzone contenesse le cinque note della scala musicale cinese, e che la sua coda includesse i cinque colori fondamentali (verde, rosso, giallo, bianco e nero), e che il suo corpo fosse una mistura dei sei corpi celesti (la testa simboleggiava il cielo; gli occhi, il sole; la schiena, la luna; le ali, il vento; i piedi, la terra; e la coda, i pianeti). La fenice viene a volte dipinta con una sfera di fuoco che rappresenta il sole, ed è chiamato "l'uccello scarlatto": l'imperatore di tutti gli uccelli. Nato dal fuoco nella "Collina del Falò del Sole", vive nel Regno dei Saggi, che sta ad Est della Cina.
Per gli Indiani dell’India, invece la fenice ha ali e becco d'aquila, un corpo umano, la faccia bianca, ali scarlatte e un corpo d'oro. È uno dei supremi veggenti d'infinita coscienza.
In Giappone, la fenice è un'enorme aquila sputa fuoco dalle piume dorate e gemme magiche che ne coronano la testa, ed annuncia l'arrivo di una nuova era.

Nelle leggende ebraiche, la Fenice viene chiamata Milcham. Dopo che Eva mangiò il frutto proibito, divenne gelosa dell'immortalità e della purezza delle altre creature del giardino dell’Eden così convinse tutti gli animali a mangiare a loro volta il frutto proibito, affinché seguissero la sua stessa sorte. Tutti gli animali cedettero, tranne la Fenice, che Dio ricompensò ponendola in una città fortificata dove avrebbe potuto vivere in pace per 1000 anni. Alla fine di ogni periodo di 1000 anni, l'uccello bruciava e risorgeva da un uovo che veniva trovato nelle sue ceneri.

Si dice inoltre:
  • ... che la Fenice, dal momento che si crea da sé, non può avere alcun Maestro;
  • ... che, essendo un uccello unico (ne esiste soltanto una per volta), è un essere solitario;
  • ... che è ancora più solitario per via del fatto che non si riproduce;
  • ... che può vivere centinaia d'anni, ma sempre da sola, senza nessuno dei suoi simili;
  • ... che, pur essendo lo scopo della sua vita quello di riportare la felicità sulla Terra, lei stessa ha dovuto rinunciare alla sua felicità personale e alla possibilità di amare, dal momento che una Fenice non può avere un compagno. 

SHOAH




Quale spiegazione razionale possa essere data all’immane tragedia dell’Olocausto se non quella della follia collettiva , al di là di ogni considerazione  di tipo storico, filosofico, culturale  che vuole la Germania, “in ginocchio” dopo la Grande Guerra, orgogliosa nazione vinta e umiliata, incapace di risollevarsi da uno stato di prostrazione e soprattutto di disillusione ideologica. Il Nazionalismo più sfrenato aveva illuso i tedeschi di poter appagare la sfrenata sete di potere con rapidità, imponendo la propria superiorità militare ed economica ad altri Stati europei, altrettanto ambiziosi e incapaci di sopportare l’idea di diventare subalterni…e il fanatismo nasce proprio quando l’orgoglio vinto non diventa fierezza, ma vendetta, rancore, protervia, che porta un uomo esaltato da convinzioni a cui pretende di dare una connotazione storica, a trovare negli Ebrei i “diversi”, i “colpevoli” , i “capri espiatori” della propria inconcludente pretesa di superiorità.
Einstein rispondeva, a chi gli chiedeva a quale razza appartenesse: “A quella umana”, sempre che ci sia bisogno di sfatare la convinzione dell’esistenza delle razze inferiori o superiori.
A Norimberga i gerarchi delle SS , sottoposti ai test che volevano scoprire l’esistenza di una qualche patologia mentale che giustificasse le loro azioni efferate, risultarono “sani di mente”, quindi capaci di intendere e lucidamente di obbedire agli ordini.
Possiamo dire che la mente umana nasconde misteri irrisolti e mai studiati, ma è certo che il fanatismo è facile che diventi esaltazione mentale, incapacità di vedere con gli occhi della razionalità, ma solo della passione sfrenata dell’istinto.

SIAMO TUTTI UGUALI!!

SIRENE Gif











SIGNIFICATO DELLE RUNE - SOWELO O SOWELU O SOWULO




SOWELO O SOWELU O SOWULO (Energia del Sole)

Il significato tradizionale di Sowelu o Sowelo è "sole", che era visto come una forza portatrice di vita in tempi antichi.
Il suo simbolo di due metà uguali, rappresenta il progredire del sole nel suo movimento lungo l'anno con le divisioni dei solstizi d'inverno e d'estate.
Se si trova complementare a Raitho nell'anello di rune, Sowelo rappresenta l'alta forza spirituale che dirige lungo un certo cammino, mentre Raitho sta per l'atto di dirigere e controllare.
Agendo da volontà suprema, Sowelo è associato a una guida spirituale. E' l'essenza del vostro senso del sé e del vostro valore.
Sowelo rappresenta anche la completezza che si raggiunge con l'unione del se con la consapevolezza più alta. Quindi questa runa introduce un impulso all'autorealizzazione e al particolare cammino di vita che dovete seguire. L'essenziale è diventare consapevoli della vostra vera essenza e darle una forma perché, dopotutto, quello che uno si sforza di diventare, è per natura quello che già è.
La combinazione di energie di introversione ed estroversione presente in Sowelo fornisce un'abbondante fonte di energia in questo momento. Se tuttavia vi trovate subissati da richieste esterne, sappiate che ora per raccogliere le forze necessarie dovrete guardare all'interno di voi stessi.
Non c'è una posizione capovolta per Sowelo ma c'è un pericolo nella sua forza che può colpire all'improvviso. La sua forma rappresenta anche il fulmine.
Questo livellamento accade di solito nello sforzo che Sowelo compie per spazzare via il vecchio in preparazione di qualcosa di più grande.
Sowelu si riceve solo dritta.

SIRENE


Nella mitologia greca erano tre ninfe dell’acqua, Ligea, Leucosia e Partenope il cui canto rappresentava un fattore arcano che attirava i marinai verso le loro tombe marine.
Vivevano su un’isola tra la dimora di Circe e Scilla, e sedevano su un letto di fiori circondato dai cadaveri putrefatti dei naufraghi.
Quando Ulisse fu costretto a passare davanti alla loro isola, fece chiudere le orecchie dei suoi uomini con la cera, per impedir loro di ascoltare il canto delle sirene.
Lui, però curioso di conoscere le loro voci, si fece legare stretto a un albero della nave. Quando gli Argonauti attraversarono lo stesso tratto di mare, furono salvati dal canto di Orfeo, che vanificava il potere di quello delle Sirene.
Le tre sirene morirono gettandosi in mare quando fallirono nell’impresa di attirare Ulisse, oppure Orfeo. Furono trasformate in rocce sommerse.
In genere, gli antichi greci le raffiguravano come degli esseri orribili dalle teste di donna o con la parte superiore del corpo di una donna, con la coda di pesce.
In epoca più recente, però, esse furono rappresentate come delle donne bellissime.
Talvolta sono anche associate al culto dei morti, poiché si crede che trasportino i defunti nell’oltretomba ed ecco perché sono presenti su molte tombe greche. 

Amore


Amore è misero se il suo amore è assente. (James Joyce).

SIGNIFICATO DELLE RUNE – ALGIZ


ALGIZ (Protezione)

Il significato tradizionale di Algiz è protezione e la sua forma ricorda le corna di un alce o una mano spianata come per fermare.
Somiglia anche ai rami del Yggdrasil che tendono al cielo o a un uomo che cerca di comunicare con la sua parte cosciente.
Come simbolo di protezione, Algiz può rappresentare un periodo in cui influenze indesiderate entrano in un territorio ancora inesplorato.
Questa runa è accompagnata dalla sfida e da nuove opportunità che conducono in regioni sempre nuove.
Attenti ad ogni fruscio nell'erba, vi raccomanda Algiz.
Algiz è al vostro fianco e vi fa da scudo mentre vi avventurate.
A livello spirituale Algiz fa da guida verso il livello più alto di coscienza.
Potreste sperimentare una purificazione dell'anima in questo momento, perché Algiz agisce cancellando vecchie energie e creando uno spazio così che nuove energie possano fluirvi

Algiz capovolta mostra i segni della vulnerabilità della persona e di un sacrificio privo di utilità.
Sembra che qualcuno vi stia sfruttando o si stia approfittando di voi.
Può anche indicare che vi state ingannando da soli.
Attraverso timori inconsci costruiti, la vostra chiarezza e razionalità si sono bloccate. Le decisioni prese ora, saranno facilmente basate sulla paura o sulla mancanza di esperienza piuttosto che sull'onestà e Algiz capovolta vi mette in guardia dal prendere importanti decisioni in questo momento.
Un venir meno nella salute può essere una altro significato di Algiz capovolta, a livello sia fisico che emozionale. Attenzione e accuratezza sono necessarie.
Non dovreste cercare di prendervi più fardelli o prendervi quelli altrui.

AGNI


AGNI (dal sanscrito). Fuoco, uno dei più venerati e antichi oggetti di culto. Tre sono tradizionalmente gli stadi della sua manifestazione: come sole nel cielo, come luce nell'atmosfera, come fuoco in terra. In quanto fuoco è uno dei cinque mahabuta e concorre a formare la costituzione pitta, caratterizzata, appunto, dall'elemento igneo. Nella fisiologia ayurvedica è anche il fuoco gastrico, ossia il potere digestivo.

GLOSSARIO ESOTERICO


ACACIA. Una pianta che, nella Massoneria, viene usata come simbolo di iniziazione, immortalità e purezza.

ACHARA (dal sanscrito). Regola, abitudine.

ADEPTO (dal latino adeptus). Colui che ha conseguito la quinta Iniziazione.

ADONAI o ADONE (dall'ebraico). Viene tradotto con "Signore" e, nell'astronomia, rappresenta il Sole.

A-DVAITA (dal sanscrito). Che è senza secondo.

ADVAITA-VEDANTA (dal sanscrito). Darsana (vedi) metafisico che nega ogni dualità. Ne sono fondatori Gaudapada e Samkara.

ABRACADABRA


Parola simbolica che appare nel trattato di medicina in versi di Samonico. Secondo Godfrey Higgins deriva da "Abra" o "Abar" che significa "Dio" in celtico e "cad" "santo". E' una parola usata negli incantesimi e spesso incisa sui cammei a guisa di amuleto.

lunedì 28 gennaio 2013

LEGGERE LE RUNE


METODI A 4 RUNE:

Ruota a 4 raggi
si estraggono 5 rune:
La runa centrale rappresenta il consultante.
La runa in alto sono le energie consce.
La runa in basso sono le energie inconsce
La runa a sinistra è il passato


METODI A 5 RUNE:

Estraete cinque rune
La prima : il passato, cosa ha causato questa situazione
la seconda : il presente, il problema che c'e' ora
Si legge la quarta : l'aiuto che vi potete aspettare di ricevere (da altri, da sé stessi, da forze cosmiche)
Si legge la quinta : quale aspetto del problema deve essere accettato e non si può modificare
Si legge la terza : il risultato finale Questi avvenimenti accadono in tre mesi.


METODI A 6 RUNE:

La croce runica
Propone un’analisi del tema approfondita. Servono 6 Rune così disposte:
1. destra (= passato, ossia le situazioni che hanno posto in essere il tema)
2. centro vicino (= il soggetto in questo momento)
3. sinistra (= futuro, ossia che cosa lo aspetta)
4. vicino (= fondamento: indica le basi, spesso inconsce o nascoste, su cui poggia il tema)
5. centro lontano (= sfida: illustra la natura dell’ostacolo o dei blocchi che si desidera rimuovere)
6. lontano (= risultato: illustra il miglior risultato se si riesce a vincere la sfida)


METODI A 7 RUNE:

Estraete sette rune
Si riferiscono ad avvenimenti tre mesi nel passato e tre mesi nel futuro
Si presta a domande più complesse che necessitano di maggiori informazioni.
Prima e seconda : il problema
terza e quarta : fattori del passato che hanno causato ciò
quinta e sesta : l'avviso delle Rune
settima : il risultato (se si segue l'avviso delle rune)
Preannuncia successo e prosperità in genere, miglioramento di una situazione affettiva o professionale. Può anche indicare le pulsioni energetiche e secondo le rune vicine matrimonio o nascita.