domenica 6 gennaio 2013

GENNAIO


1 gennaio

Il giorno di Capodanno è da sempre considerato momento di auspici e di presagi. Si crede che tutto ciò che si fa in questo giorno influenzi la fortuna del nuovo anno.
Il mese di Gennaio deriva il suo nome dall’antico dio romano Giano, la divinità degli inizi e delle conclusioni.
Per i pagani era il mese delle fonti e delle acque sorgive, simbolo di rinascita spirituale oltre che materiale e di rigenerazione nel flusso del divenire.
Capodanno era sacro a Giove e a Giunone, equivalenti di Zeus ed Era.

2 gennaio

Nell’antico Egitto, si invocava la dea Iside, Madre della Luna e Vita del Nilo, per chiedere pace e prosperità. Per gli egizi Iside era il principio femminile della Natura, la dea dai mille nomi, venerata anche come <<la grande maga>> che proteggeva suo figlio Horus; per tale motivo si credeva che avrebbe protetto i bambini.

3 gennaio

Nell’Inghilterra elisabettiana il terzo giorno di gennaio era dedicato all’osservazione del tempo; si credeva che se il tempo era mite, lo si sarebbe scontato in seguito.

4 gennaio

Questo giorno è dedicato a Callisto, una ninfa del seguito di Artemide, amata da Zeus, dal quale ebbe un figlio di nome Arcade. Callisto venne poi trasformata in orso e, con le sembianze di tale animale, fu colpita da Artemide nella foresta; Zeus la trasformò nella costellazione dell’Orsa Maggiore.

5 gennaio

La notte della Befana è una festa che deriva da tradizioni magiche precristiane. La Befana rappresenta la madre primigenia, una figura femminile legata alla terra; il suo aspetto da vecchia sta a significare l’anno trascorso, pronto ad essere bruciato per poi <<rinascere>> come nuovo anno.

6 gennaio

In questo giorno, anticamente in Europa si raccoglieva la cenere del ceppo natalizio, che sparsa sui campi garantiva fertilità oppure veniva conservata per usi magici. Inoltre, soleva impastare dolci e dentro uno di questi veniva inserito un fagiolo; chiunque lo trovasse era eletto re di quel giorno.

7 gennaio

Ultimo quarto alle ore 11.39 il Sole sorge alle ore 7.48 e tramonta alle ore 16.54.
Gli orari riferiti alle previsioni astronomiche qui riportate (lunazioni, sorgere e tramontare del Sole) sono qui espressi in ora solare o in ora legale a seconda del periodo di riferimento. In poche parole, tali fenomeni sono visibili esattamente all’ora indicata dal vostro orologio.

8 gennaio

Temi, figlia di Urano e di Gea, e consigliera di Zeus, personificava la legge e l’ordine; proteggeva gli innocenti, puniva i colpevoli ed era considerata la dea della legge, della pace, della giustizia e della rettitudine. La dea recava una bilancia ed era presente a tutti i banchetti, le riunioni sociali e le cerimonie in cui si prestava giuramento.

9 gennaio

In questo giorno gli antichi romani onoravano Giana, il cui nome significa <<cielo luminoso, portatrice di luce>> e il suo consorte Giano, guardiano di tutti i passaggi rappresentato con due facce. Durante questa festa veniva offerto a Giano un ariete per riceverne protezione continua.

10 gennaio

Nell’Europa rurale il primo lunedì dopo il dodicesimo giorno successivo al Natale era il lunedì dell’Aratro, e benché fosse considerato l’inizio dell’anno agricolo, vi veniva svolto ben poco lavoro. Si decorava invece un aratro che veniva trascinato in giro per i campi e per le strade del villaggio, mentre coloro che lo portavano chiedevano denaro.

11 gennaio

In questo giorno nell’antica Roma si festeggiavano le Camene. La ninfa principale era Carmenta, il cui nome deriva da Carmen, <<canto magico>> che le fu dato poiché possedeva il dono della profezia. Protettrice della gravidanza e della nascita con le sue doti profetiche, prediceva il destino dei neonati.

12 gennaio

Nella Roma antica, i Compitalia si tenevano in onore dei Lari (divinità protettrici del focolare) e segnavano la fine dell’anno agricolo. Capitelli erano eretti in corrispondenza dei crocicchi (compita) dove si intersecavano tre o quattro fattorie; al capitello veniva appeso un vomere spezzato e posto un altare per il sacrificio.

13 gennaio

Colui che pratica l’Arte Magica è un mago o, meglio, un <<apprendista mago>>. Il tirocinio, infatti, è piuttosto lungo e richiede pazienza, perizia, coraggio, voglia di apprendere e tanta umiltà.
La Conoscenza Magica si apprende giorno dopo giorno.

14 gennaio

Tra gli amuleti diffusi in natura non si devono sottovalutare le qualità magiche delle piume, che vengono determinate dal colore. Quelle bianche servono a purificare, le verdi per denaro e crescita, quelle arancioni per il successo, le rosse per il coraggio, le rosa per l’amore, le grigie per la pace, le blu per la salute e la consapevolezza.

15 gennaio

Chi può diventare mago? Chiunque lo voglia, anche voi che adesso state leggendo queste note. Maghi si può nascere, ma lo si può anche diventare. Ciascuno ha il suo sentiero da percorrere: se la sua vera aspirazione è praticare la Magia, allora ecco che può percorrere quel sentiero.

16 gennaio

Per i romani la dea Concordia era lo spirito dell’armonia della comunità.
Veniva rappresentata in posizione seduta, tra le mani un ramo d’olivo e la cornucopia, oppure era raffigurata fra due membri della famiglia imperiale in carica nell’atto di agitare le mani.

17 gennaio

Nelle regioni dell’Inghilterra meridionale e occidentale dov’era diffusa la coltivazione delle mele, un tempo, numerosi gruppi di persone si radunavano di notte nei frutteti per cantare in onore degli alberi, bere alla loro salute e versare sidro sulle radici delle piante. Crostini di pane venivano inzuppati nel sidro e poi posti sui rami per gli uccelli tutelari.

18 gennaio

Fin dall’antichità l’incenso veniva utilizzato durante cerimonie magiche o religiose. Se ne parla già nel Libro dei Morti egizio e tibetano. Soprattutto l’olibano era tenuto in grande considerazione e rappresentava l’elemento più importante del rito dell’offertorio.

19 gennaio

Il Tarbh-Feis, o Profezia del Toro, era un rito praticato dai druidi per chiedere l’intercessione degli spiriti. In questa occasione veniva ucciso e scorticato un toro; uno dei druidi si avvolgeva nella pelle dell’animale dal lato insanguinato, stendendosi poi su un letto di graticci di sorbo rosso in attesa di messaggi o visioni profetiche.

20 gennaio

La vigilia di Sant’Agnese è dedicata agli innamorati. A una giovane, per sognare il futuro marito, basta digiunare e restare in silenzio tutto il giorno, senza lasciarsi baciare o dare baci. Bisogna che mangi (guscio compreso) un uovo sodo privato del tuorlo e riempito di sale. Per la notte, deve indossare la sua camicia più bella.

21 gennaio

Ogni volta che effettuate un rituale, abituatevi a visualizzare i vostri desideri; aiutatevi intonando un breve canto, oppure concentratevi intensamente su ciò che state facendo.
È un’abitudine che si acquista lavorando su se stessi giorno dopo giorno.

22 gennaio

Un santo ampiamente venerato nel Medioevo era San Vincenzo, noto per la sua dedizione ai poveri, ai disabili, ai diseredati.
Nell’antica Grecia invece questo giorno era dedicato ad Apollo, dio della luce, della medicina, della poesia e degli oracoli. Si credeva che indossare l’effigie portasse fortuna, luce e verità.

23 gennaio

Nell’antico Egitto questa data era riservata alla dea Hathor, che significa <<dimora di Horus>>. Hathor era patrona delle donne, della musica e della danza. Nei suoi templi ci si abbandonava all’ebbrezza e al divertimento. Oltre a essere la divinità della gioia e dell’amore, Hathor vegliava sui morti.

24 gennaio

Fu in questo periodo che San Paolo si convertì da persecutore a seguace della fede cristiana. A causa delle difficili condizioni atmosferiche esistenti in quel momento dell’anno, la vigilia di San Paolo divenne un momento di grande rilevanza, presagio del tempo per il resto dell’anno: <<Se il giorno di San Paolo limpido si rivela, in un anno felice senz’altro si spera>>.

25 gennaio

Sugli antichi calendari runici il 25 e il 26 gennaio erano dedicati al Disting, la Festa delle Disir, divinità scandinave di cui si sa ben poco tranne che erano associate alla morte. Grandi feste si tenevano in loro onore presso il tempio di Uppsala, in Svezia.

26 gennaio

Il pentagramma o stella a cinque punte, è un simbolo che viene utilizzato in magia come protezione. Oltre al simbolismo della mano, rappresenta anche il corpo umano. La parte superiore indica la testa, le punte di destra e di sinistra raffigurano le braccia, quelle inferiori le gambe.

27 gennaio

Ishtar, divinità tipicamente femminile nell’antica Babilonia, era considerata la <<Luce del Mondo>>. A lei si attribuiscono le doti dell’amore, sia sacro che profano. Ishtar è la personificazione divina del pianeta Venere. La fertilità e tutti gli aspetti della creazione erano di sua pertinenza.

28 gennaio

La visualizzazione magica è l’esercizio che permette di creare nella mente le immagini dell’obiettivo che si intende raggiungere. In campo magico la mente è considerata il fulcro centrale di tutta l’attività poiché è dalla mente che parte <<il potere>>, che è lo strumento per creare e modellare l’energia.

29 gennaio

Se le streghe hanno il libro delle ombre, i maghi hanno il libro del comando, un diario dove vanno trascritti rituali e operazioni magiche. All’inizio procuratevi un agenda o un quaderno abbastanza grande, esorcizzatelo con l’incenso e prendetene possesso dicendo: <<Questo è il mio libro del comando>>.

30 gennaio

Nell’antica Roma veniva celebrata la Pax Romana. Dedicate anche voi questo giorno alla Pace: accendete una candela rosa e visualizzate la persona con cui volete riappacificarvi e immaginatela avvolta da un alone dorato.

31 gennaio

Ecate è una delle incarnazioni più antiche della dea della Triplice Luna oggi venerata. Influisce su cielo, terra e sull’aldilà, dove controlla nascita, vita e morte; è inoltre apportatrice di visioni, magia e rigenerazione. Il suo simbolo principale è il crocicchio in cui convergono tutti i percorsi, il passato dove un individuo è stato, il presente dove si trova e il futuro dove è diretto.

Nessun commento:

Posta un commento