Il Rede Wiccan, ossia le linee guida morali per il comportamento di chi
segue questa religione, esiste in diverse forme, a seconda della tradizione o
della congrega che si voglia esaminare. Le differenze tra queste forme sono però
di dettaglio, laddove la sostanza consiste nella formula, uguale per tutti, “An
it harms none, do as thou will”, tradotta in italiano con “Se non fa male a
nessuno fa ciò che vuoi”.
Questa espressione è tuttavia elementare solo in apparenza, e molto spesso
trae in inganno il lettore superficiale che la interpreta con “fai come ti
pare”, questo in seguito anche ad una certa ambiguità della lingua italiana.
Vale pertanto la pena di esaminare con un po’ più di attenzione il Rede:
cominciamo dalla prima parte:
-“Se non fa male a nessuno”. Questa frase va intesa nel modo più esteso
possibile, vale a dire dobbiamo parlare di “male” in senso non solamente
fisico, ma anche psicologico, psichico e spirituale; parimenti nessuno deve
essere considerato un termine inclusivo non soltanto di altre persone, ma deve
comprendere sé stessi, gli animali, le piante, l’ambiente che ci circonda, dal
momento che noi riconosciamo la presenza del divino in ogni cosa. Questo rende
evidente come sia impossibile seguire alla lettera il Rede sempre, dal momento
che la nostra vita dipende comunque da una serie di morti, dal momento che
dobbiamo nutrirci. L’invito quindi è ad essere sempre attenti alle
responsabilità che ci assumiamo con le nostre azioni, sapendo che ciò che
facciamo ci ritornerà moltiplicato per tre, per il bene e per il male.
-La seconda parte dice “fa ciò che vuoi”. Questo vuol dire una serie di
cose: innanzitutto fa, ossia agisci. Nessuno può fare i tuoi compiti a casa: se
vuoi che un qualche cosa accada nella tua vita, devi rimboccarti le maniche e
darti da fare. L’ultima parola è “vuoi”: il termine inglese, will, è più
preciso, in quanto indica esclusivamente un atto di volizione, un thelema in
atto, quindi non “come ti pare”, ma “come la tua volontà decide”. Inoltre la
seconda persona singolare indica esattamente “come TU vuoi”: questo significa
che innanzitutto bisogna che ciascuno di noi sappia esattamente che cosa
realmente vuole, per poter mettere in atto le azioni necessarie a conseguire
l’oggetto della volizione e assumendosi le responsabilità relative a queste
stesse azioni.
Ed in un mondo di persone confuse, stordite da messaggi dei media che
cercano di creare sempre nuovi bisogni ed in cui la principale occupazione di
ciascuno è cercare di non assumersi responsabilità non è una cosa da poco.
Vivere secondo il Rede vuol dire invece confrontarsi ogni giorno con sé
stessi, scrutare a fondo nel proprio animo per scoprire che cosa è che
realmente vogliamo in questa vita, che cosa dobbiamo fare per ottenerlo e quali
sono le responsabilità che dovremo fatalmente assumerci per arrivare dove
vogliamo, ossia, in breve, significa vivere in maniera consapevole, persone che
camminano con una meta in mezzo a tanti che brancolano nel buio.
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