Diana
amava molto suo fratello Lucifero, il dio del Sole e della Luna, il dio della
Luce (Splendore),
che
era molto orgoglioso della sua bellezza e che per il suo orgoglio fu scacciato
dal Paradiso.
Diana
ebbe da suo fratello una figlia, alla quale essi diedero il nome di Aradia.
A
quel tempo c’erano sulla terra molti ricchi e molti poveri.
I
ricchi rendevano schiavi tutti i poveri.
A
quel tempo gli schiavi erano trattati crudelmente; in ogni palazzo c’erano
torture, in ogni
castello
prigionieri.
Molti
schiavi scappavano. Fuggivano nelle campagne e diventavano ladri e briganti.
Invece di
dormire
la notte, tramavano la fuga, derubavano i loro padroni e poi li ammazzavano.
Così
vivevano
sulle montagne e nelle foreste come briganti e assassini, tutto per sfuggire
alla schiavitù.
Diana
disse un giorno a sua figlia Aradia:
É
vero che sei uno spirito,
Ma
tu sei nata per essere ancora
Mortale,
e devi andare
Sulla
terra e fare da maestra
A
donne e a uomini che avranno
Volontà
di imparare la tua scuola,
Che
sarà composta di stregonerie.
Non
devi essere come la figlia di Caino,
E
della razza che è divenuta
Scellerata
e infame a causa dei maltrattamenti.
Come
Giudei e Zingari,
Tutti
ladri e briganti,
Tu
non divieni...
Tu
sarai sempre la prima strega,
La
prima strega divenuta nel mondo.
Tu
insegnerai l’arte di avvelenare,
Di
avvelenare tutti i signori,
Di
farli morti nei loro palazzi,
Di
legare lo spirito dell’oppressore.
E
dove si trova un contadino ricco e avaro,
Insegnerai
alle streghe tue alunne
Come
rovinare il suo raccolto
Con
tempesta, folgore e baleno,
Con
grandine e vento.
Quando
un prete ti farà del male,
Del
male colle sue benedizioni,
Tu
gli farai sempre un doppio male
Col
mio nome, col nome di Diana,
Regina
delle streghe...
Quando
i nobili e i preti vi diranno,
Dovete
credere nel Padre, Figlio
E
Maria, rispondetegli sempre,
Il
vostro dio Padre e Maria
sono
tre diavoli...
Il
vero dio Padre non è il vostro —
Il
vostro dio — io sono venuta
Per
distruggere la gente cattiva
E
la distruggerò...
Voi
altri poveri soffrite anche la fame,
E
lavorate male e troppo,
Soffrite
anche la prigione;
Però
avete un’anima,
Un’anima
più buona, e nell’altro,
Nell’altro
mondo voi starete bene
E
gli altri male...
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