mercoledì 30 gennaio 2013

Yellow Roses


Purity


Tramonto


Sunset


Luna


Ducks


Sheep


Coleotteri


Runa In Tagua Avorio Vegetale

Wynja - Runa In Tagua Avorio Vegetale
Tyr - Runa In Tagua Avorio Vegetale
Eh - Runa In Tagua Avorio Vegetale
Sol - Runa in Tagua Avorio Vegetale
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L'Utilizzo delle rune fin dall'antichità


Nei tempi antichi chi operava con le rune veniva sottoposto a lunghi periodi di addestramento. All'iniziato si insegnava a sopravvivere in condizioni ostili e si fornivano sofisticate istruzioni fisiche, spirituali e magiche.



Dalle leggende vichinghe, sappiamo dei Berserker che andavano in battaglia senza paura, e non erano soltanto gli uomini ad essere addestrati in questo modo: l'esercito di Harald (700 d. C.) includeva donne guerriere chiamate "vergini degli scudi", tra cui le più famose furono Visma e Heid. Sulle spade e sugli scudi erano incise rune a scopo protettivo. Anche sulle lance venivano incise le rune, il che attribuiva loro poteri magici.



La più famosa lancia antica è la Rannja (Assalitrice) che fu ritrovata in una tomba di Dahmsdorf, nel Brandeburgo, in Germania e risale al 250 d.C. Le rune successivamente si portavano su anelli e armi di guerrieri per rappresentare l'eternità.

Oltre a capire il contesto mitico delle rune, è importante studiarne il significato a livello materiale e spirituale. La principale fonte di ispirazioni sul simbolismo runico è la Poesia delle rune, poema anglosassone in cui ciascuna delle ventiquattro strofe si riferisce ad una particolare runa. Tradotta dall'inglese antico al latino da alcuni monaci tra l'VIII e l'XI secolo, la Poesia delle rune non fu resa nota sino al XVIII secolo. Si ritiene che parte del contenuto pagano o precristiano sia stato alterato per riflettere l'ideologia dell'epoca, ma, nonostante questa manipolazione, la Poesia delle rune rispecchia il codice spirituale della popolazione dell'Europa settentrionale.



Si pensa che la parola "rune" derivi probabilmente dal termine gotico runa che significa "sussurro segreto". Si applica a un gruppo di alfabeti nordici o germanici che potrebbero essere stati elaborati inizialmente per scopi magici. Oltre a essere associata al termine gotico runa, la parola "runa" si ritiene derivi dal termine tedesco raunen, che può significare "tagliare" o "incidere", e dal norreno run, che significa "segreto".



Incise o scolpite nella pietra, nel legno o in osso nei tempi antichi, le rune sono miticamente collegate al dio nordico Odino, il quale si dice abbia acquisito la sapienza delle rune rimanendo appeso per nove giorni e nove notti a Yggdrasill, "l'albero della vita".


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LA SFINGE


La Grande Sfinge è la più imponente scultura di pietra mai costruita dall’uomo. Realizzata circa 4500 anni fa, con corpo di leone testa umana, si pensa rappresenti il faraone Chefren.

1.       La Sfinge guarda il levar del sole ed è allineata alla piramide di Chefren a Giza.
2.     E’ lunga 73 m e alta 20; il volto è largo 4 m.
3.     Un tempo la Sfinge aveva naso e barba: quest’ultima è oggi conservata al British Museum di Londra.
4.     E’ stata sottoposta a molti scavi e lavori di restauro, l’ultimo dei quali alla fine del XX sec.

Guardiana di tombe

La costruzione della Sfinge, che indossa il copricapo reale e il simbolo del cobra Wadjet, propri dei faraoni, è attribuita al faraone Chefren, che regnò dal 2494 al 2520 aC circa. Questa maestosa guardiana solitaria, che sta di fronte alla piramide di Chefren, è uno dei simboli eterni dell’antico Egitto. La Sfinge prende il nome da una creatura della mitologia greca che aveva corpo di leone e testa di donna.
Scavata in un affioramento di pietra calcarea e costruita in arenaria, la Sfinge fa parte di un complesso edificato durante il Vecchio e il Nuovo Regno. In epoca romana la Sfinge divenne un popolare luogo di ritrovo e serviva da scenario per le rappresentazioni teatrali. Sono molte le leggende che spiegano la scomparsa del naso della Sfinge. Una la attribuisce a uno sparo dei soldati napoleonici, altre ad atti vandalici del XIV sec.
Nel 1925, l’ingegnere francese Emile Baraize avviò degli importanti lavori di scavo che durarono 11 anni. Si trattò dell’intervento più rilevante dopo il periodo romano. In quella occasione furono restaurati la testa e il corpo della Sfinge. L’intervento più recente risale al 1997.

Sotto la sabbia

La Sfinge ha trascorso molto tempo insabbiata fino alle spalle. Il faraone Thutmose IV (1401-1391 aC) fu il primo a tentare di disseppellirla. Mentre dormiva all’ombra della sua testa, la Sfinge gli sarebbe apparsa in sogno dicendo che, se l’avesse liberata dalla sabbia, sarebbe diventato re. Thutmose lo fece e divenne faraone. Ma la sabbia finì per riprendere il sopravvento…


Scritto da Andromeda

Rune di Pietra di Sangue

Rune di Pietra di Sangue
Ogni materiale è dotato di una propria energia che conferisce all'oracolo peculiari proprietà divinatorie. Le rune sono contenute in un comodo sacchetto di velluto e il libretto che le accompagna consente di utilizzarle e riconoscerle con immediatezza.