un seno per poter meglio tirare con l’arco (particolare non documentato infatti
dall'iconografia antica). A volte viventi singole a volte riunite in comunità
stazionavano in varie regioni, dove in epoca storica se ne mostravano anche alcune
tombe, simili, pertanto, a dei Cavalieri erranti medievali. Le loro divinità erano
naturalmente Ares e Artemide, poiché prediligevano una vita fatta di caccia e di
guerra. Per perpetuarsi si accoppiavano una volta l’anno con gli uomini di una vicina
popolazione. Se dall'unione nascevano figlie queste rimanevano con le madri, se
maschi andavano agli uomini. Probabilmente costituivano una tribù realmente
esistita in epoche primordiali, in quanto sono citate nel corso di tutta la mitologia, e
legate al Vecchio Mondo Aborigeno, poiché presero le difese dei Troiani contro i
Greci. Inoltre pare che fossero le fondatrici della città di Efeso, sacra ai culti
femminili, dall'Artemide efesina alla Madre di Dio cristiana. Un gruppo di queste
donne guerriere, le Alie, provenienti da isole dell’Egeo, prese parte alla spedizione di
Dioniso contro gli Argivi e Perseo. Morte in battaglia, vennero sepolte,
significativamente, di fronte al tempio di Artemide Antea. Figure di donne amazzoni,
peraltro non identificate espressamente come tali, si possono identificare in varie
figure elencate nella mitologia, come Camilla, vergine guerriera citata nell'Eneide.
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