venerdì 26 ottobre 2012

Streghe


Orrende megere, davanti al calderone, intente a preparare filtri ed orrendi malefizi… ma sarà poi vero?
La visione storica
La strega è una figura più vecchia del Cristianesimo. Chi non ricorda la maga Circe raccontata dai greci, la splendida donna che trasformava in porci i compagni di Ulisse, o la Medea di Euripide? Ma andiamo ancora più indietro nel tempo. Il poeta romano Ovidio chiamava strix un grosso uccello con la testa grande, due occhi fissi, il becco e gli artigli da rapace e le penne chiare. È un uccello notturno che assomiglia a un gufo, capace, secondo certe credenze, di penetrare nelle case, protendere gli artigli verso le culle per afferrare i bambini e succhiarne il sangue. Vi era un modo, però, per tenerli lontani: veniva usata una pianta magica, l'aglio che era diffusissimo nella medicina popolare, per combattere veleni e malefici. Dal nome latino di questa creatura orrenda deriva il vocabolo medievale di stria che indica ancora oggi animali come la civetta o il barbagianni, simboli inquietanti di un mondo oscuro e impenetrabile. Dal plurale di strix nasce il nome di strega, donna malefica che si trasforma nell'uccello mostruoso che succhia il sangue degli umani sorpresi nel sonno. Si racconta che le streghe fossero capaci di trasformarsi in animali, grazie alle loro doti magiche. Questa convinzione popolare che le streghe riuscissero ad assumere sembianze di vari animali deriva probabilmente dall'uso delle Baccanti, adepte del dio orgiastico Bacco, di travestirsi con pelli di animali come gatti, lupi e uccelli notturni, ecc... durante i loro sabba. Un'altra caratteristica di queste streghe dell'antichità è la pratica del cannibalismo: già da Orazio si pensava che le streghe fossero cannibali e conseguentemente tra le popolazioni germaniche si ritrova la credenza delle streghe divoratrici di carne umana. Tutto ciò serve a dimostrare che la stregoneria non è nata nel Medioevo e che le sue origini non possano essere del tutto attribuite all'influenza della Chiesa. Fin dall'antichità comunque le streghe venivano da tutti considerate donne di natura perfida, su questo tutti erano concordi. Esse erano delle donne dall'aspetto orribile, coltivavano arti magiche, erano capaci di gettare malocchio o di fare fatture oltre che possedere la capacità di predire la sorte e preparare filtri d'amore.


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